Da Nobel a Ig Nobel: da Luc Montagnier negazionista al Terravecchismo di Smalley, scienziati in caduta libera. E viceversa

Lunedì 17 Gennaio 2022, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 17:44
Da Nobel a Ig Nobel: gli scienziati passati dal premio più prestigioso alle bufale E viceversa
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Il passaggio dalla gloria al dileggio è assai più frequente del contrario, ovvero da risate e commiserazione al premio Nobel. Di certo si è appreso, nel corso degli anni, che il riconoscimento più prestigioso, quello assegnato dall'Accademia di Stoccolma, dà lustro e un po' di denaro, ma non il superpotere dell'infallibilità. Ed è stata coniata anche la definizione Sindrome da Nobel per indicare chi pensa di restare autorevole a vita dopo avere ricevuto il premio.

E, come era accaduto ad esempio con gli studi e le ricerche sull'Hiv (virus dell'immunodeficienza umana) anche la pandemìa da Covid ha causato mille polemiche nella comunità scientifica per l'atteggiamento di luminari anche di rango, persino insigniti del Nobel. Come sempre servono comunque prudenza e tempi lunghi anche per valutare posizioni e affermazioni che contrastano con quelle della maggioranza della comunità scientifica, ma spiccano in questi scenari personaggi del calibro di Luc Montagnier che ha ricevuto il Nobel per la Medicina nel 2008 per la scoperta del virus dell'Aids, e, andando più indietro negli anni, James Watson e Francis Crick, nel 1962 Nobel per la Medicina per gli studi sul Dna. Nel resto della loro vita, però, sono arrivate polemiche e accuse.

In un caso almeno, però, restando nella Serie A della scienza, è accaduto il contrario: uno studioso è passato dal premio “Ig Nobel” (il riconoscimento burla ideato dalla rivista scientifica-umoristica statunitense Annals of Improbable Research) al premio Nobel.

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