Il bivio delle Comunali: la doppia sfida di Salvini, le ambizioni di FdI, i nodi dell'alleanza Pd-M5S

Domenica 5 Giugno 2022, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 09:29

Matteo Salvini

In un colpo solo si gioca tutto: coalizione e guida della Lega

Si gioca tutto in queste comunali. La leadership del centrodestra e la guida della Lega. La questione è semplice: se nei voti di lista nelle città del Nord – occhio a Genova, a Verona, ad Alessandria, a Padova, a Monza e si potrebbe continuare con i municipi del Mezzogiorno – Fratelli d’Italia supera il Carroccio, le conseguenze saranno due. La prima: Giorgetti e i giorgettiani, ovvero i governatori Zaia e Fedriga (Fontana meno di loro) e tutto il resto dei governisti e degli allibiti (quelli del: ma è mai possibile avere un leader che tresca con Putin e infastidisce Draghi unica garanzia per il mondo produttivo settentrionale in una fesa di crisi e di Pnrr come garanzia di vita), dopo tanta prudenza saranno disposti a mettersi in gioco. Non tanto per scalzare dal comando un leader indebolito ma per condizionarlo: le liste per le politiche del 2023 le fai tu? Neanche per sogno: le facciamo noi o le facciamo insieme. Seconda conseguenza: Meloni uber alles e Salvini costretto, a meno di un anno dalla fine della legislatura, a far saltare il governo per non far saltare se stesso prima del voto della prossima primavera. Chi sostiene, assurdamente, che queste comunali non incidono sulla politica nazionale, pensi per un attimo alla condizione di Salvini. Il quale è il primo, a questo giro, a giocarsi l’osso del collo.

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