Burioni: «Il problema? Il numero dei non vaccinati»
«Il vero problema, al momento - continua il virologo Burioni - non appare dunque tanto legato al vaccino (sicuro, ostacola il contagio e protegge in maniera efficacissima contro le forme gravi), quanto al fatto che ancora molte, troppe persone non si sono vaccinate. Se guardiamo Israele, che è stato il primo a partire, la percentuale di vaccinati si è fermata poco sotto al 60%, in Italia siamo intorno al 54%. Come vedete, c'è ancora tantissima gente che può essere infettata e che consente la circolazione del virus. Dunque è giusto porsi il problema dell'efficacia del vaccino (nel caso della polio il primo vaccino non è stato il più efficace; il secondo - Sabin - è quello che ha fatto sparire la malattia), della durata della protezione e della necessità di una terza dose. Ma al momento - insiste Burioni - il problema più rilevante, nel nostro Paese, è vaccinare tutte le persone che si possono vaccinare, in modo da ridurre il più possibile sia la circolazione del virus, sia l'impatto del virus sulla salute delle singole persone e sulla sanità pubblica».