Aumenti per medici e infermieri di pronto soccorso e stretta sulle aggressioni. C’è l’ok anche ai sanitari stranieri

Martedì 28 Marzo 2023, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 08:57

MEDICI A GETTONE

Sono l’espediente con cui negli ultimi anni le strutture sanitarie di tutta Italia sono riuscite ad aggirare la carenza di personale. Trovare un medico specializzato spesso è impossibile, anche quando viene offerta l’assunzione a tempo indeterminato. E allora il rimedio è ingaggiare un medico esterno, pagato a giornata anzi a turno, offrendo cifre nettamente superiori a quelle di un normale stipendio della sanità pubblica. Mettendo insieme due turni, che significa lavorare 12 ore consecutive, un medico arriva a incassare anche 1.500 euro in un giorno solo. Una distorsione che Schillaci vuole correggere agendo in due direzioni: da una parte gli incentivi economici per il personale di ruolo, di cui si è detto finora; dall’altra, i limiti stringenti per le aziende sanitarie, che dunque dovranno ridurre drasticamente il ricorso ai gettonisti. Con un decreto del ministro della Salute, si fisseranno tetti al numero di esterni e alla durata del loro servizio. Inoltre ci sarà un tetto di età («non è possibile far lavorare chi ha anche 70 e più anni» ha detto Schillaci) e una regolamentazione delle loro qualifiche professionali (non si può mettere un dermatologo in pronto soccorso, o un ortopedico in cardiologia).

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