No vax, YouTube li mette al bando: rimossi 130mila video, cancellati account di Mercola e Robert F. Kennedy Jr

YouTube, mette al bando i No vax: cancellati account di Joseph Mercola e Robert F. Kennedy Jr
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Settembre 2021, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 22:48

Basta disinformazione sui vaccini, YouTube mette al bando i no vax. La piattaforma video più importante del web ha scelto la linea dura contro le tante fake news riguardanti tutti i vaccini approvati, cancellando gli account di diversi attivisti no vax diventati popolari sui social, come Joseph Mercola e Robert F. Kennedy Jr, nipote di Jfk. YouTube ha affermato che il divieto di disinformazione sul vaccino contro il Covid-19, introdotto lo scorso anno, ha visto la rimozione di 130.000 video finora.

Stop ai no vax su YouTube

Lo annuncia la stessa piattaforma, spiegando che rimuoverà qualsiasi video contenente affermazioni che i vaccini non riducono la trasmissione o la contrazione della malattia, o che causano l'autismo, il cancro e l'infertilità.

Si tratta di un ampliamento della politica di Youtube, che aveva già bandito la disinformazione sui vaccini anti Covid. Oltre alla rimozione dei video la piattaforma di proprietà di Google sta lavorando con le fonti ufficiali per portare più video di valore scientifico verificato, tra cui la National Academy of Medicine e la Cleveland Clinic. Il capo dell'assistenza sanitaria di YouTube, Garth Graham, ha dichiarato al Washington Post che l'obiettivo era quello di ottenere informazioni scientifiche in primo piano.

 

YouTube segue Telegram

Una nuova presa di posizione da un colosso del web contro le fake news dopo quanto avvenuto ieri con la mossa di Telegram di chiudere i canali 'Basta dittatura' e 'Basta dittatura chat' per 'violazione dei termini di servizio'. Utilizzati per propagandare posizioni no vax e no green pass, da oggi non sono più visibili. Sulle due pagine compare ora la scritta 'questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i termini di servizio di Telegram'.

© RIPRODUZIONE RISERVATA