Vista in salute: nella Giornata mondiale dedicata alla vista riparte sensibilizzazione sulle patologie oculari

Vista in salute: nella Giornata mondiale dedicata alla vista riparte sensibilizzazione sulle patologie oculari
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Giovedì 14 Ottobre 2021, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 21:49

In occasone della Giornata mondiale della vista, riparte e fa tappa anche nel Lazio "Vista in salute", campagna nazionale promossa per sottolineare l'importanza della prevenzione contro le malattie oculari.

Gli ultimi dati rilevati

La vista nel nostro Paese sarebbe a rischio per oltre 3 milioni di italiani. Con il Covid, visite ambulatoriali e specialistiche crollate del 20%. Ci sono stati 400mila interventi in meno a causa della pandemia. L'allarme è sottolineato anche da Mario Barbuto, presidente Iapb Italia: «La situazione è davvero critica - dettaglia l'esperto -. Il rischio cecità è in aumento per invecchiamento, mancanza di investimenti e ritardi: l'incremento delle visite oculistiche è l'unica forma di prevenzione per frenare questo fenomeno» «Anche dalla telemedicina potrebbe arrivare un valido aiuto. Servono investimenti immediati», spiega ancora Barbuto.

Patologie più diffuse

Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia. Queste alcune delle malattie che minacciano la vista, toccando oltre tre milioni di persone in Italia. I problemi connessi alla vista crescono assieme all’età e alle malattie croniche. La maggior parte delle malattie che minacciano la vista è asintomatica negli stadi iniziali e in questo frangente danneggia le cellule nervose in maniera silenziosa. Circa il 50% di oltre un milione e 200 mila pazienti con glaucoma, non sa di averlo. «È necessario quindi diagnosticare in tempo le malattie dai medici oftalmologi attraverso visite periodiche», continuano gli esperti.

I motivi della crescita del rischio

Per il presidente di Iapb Italia Onlus e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Barbuto «il rischio delle malattie che causano cecità cresce per una convergenza di fattori: l’invecchiamento della popolazione, la diminuzione nelle possibilità di accesso ai servizi oculistici pubblici, la mancanza di una cultura radicata di prevenzione che sappia promuovere visite periodiche presso i medici oculisti».

Gli effetti della pandemia

Su queste condizioni da tempo in essere, è calato ora anche l’effetto negativo della pandemia che ha ridotto di un terzo nel 2020 il numero di controlli specialistici con circa 400mila interventi in meno.

Per questo, secondo l'Iapb «occorre riattivare gli investimenti pubblici nell’assistenza oculistica e sensibilizzare istituzioni e cittadinanza sulla necessità assoluta delle visite periodiche secondo il calendario proposto dalla Società Oftalmologica Italiana», qui riproposto: alla nascita, entro i 3 anni, a 12 anni, una volta ogni 2 anni per gli over 40 e una volta l’anno per le persone oltre i 60.

Visite oculistiche gratuite "Vista in Salute"

Da parte sua, Iapb Italia è impegnata sul territorio italiano nella campagna di visite oculistiche gratuite “Vista in Salute”: un tir equipaggiato con ambulatori oculistici mobili ad alta tecnologia sta raggiungendo e raggiungerà in queste settimane le piazze delle principali città italiane, offrendo controlli oftalmologici gratuiti agli over quaranta.

Un’iniziativa che desidera offrire ai cittadini un’opportunità in più di diagnosi, intende alzare il livello di consapevolezza, si propone di sviluppare la cultura della prevenzione e vuole stimolare le autorità sanitarie delle Regioni ad attivare nuovi percorsi diagnostici.

L'impiego delle nuove tecnologie

«In questo scenario può svolgere un ruolo di rilievo anche la tecnologia che può accrescere le potenzialità della telemedicina - aggiunge Barbuto - per contribuire a colmare il divario accumulatosi con il Covid e non solo. La telemedicina non può e non deve sostituire la visita presso il proprio oculista di fiducia, ma si è dimostrata incontestabilmente efficace nelle campagne di screening mirato per raggiungere molte più persone, in un tempo molto più breve».

L’esempio più immediato secondo l'esperto «è la retinopatia diabetica: oltre la metà delle persone riceve la diagnosi troppo tardi, mentre il 90% potrebbe salvare la vista con una diagnosi precoce». L’Inghilterra, che ricorre a screening e referti anche da remoto, ha ottenuto una forte riduzione della cecità causata da questa patologia.

La riabilitazione visiva e funzionale

Fondamentale anche per Iapb «sottolineare che, quando chirurgia e farmaci non possono salvare la vista nella sua integrità, rimane aperta la via della riabilitazione visiva e funzionale che permette alle persone ipovedenti di riacquistare grandi spazi di autonomia e libertà».

Anche in questo ambito, la telemedicina ha mostrato la sua grande utilità. Ne è testimonianza l’utilizzo con successo da parte dei pazienti ipovedenti del Polo nazionale di ipovisione di Iapb Italia - Collaborating centre dell’Oms che si trova al Policlinico Gemelli di Roma e che utilizza il software di tele-riabilitazione visiva Eye-fitness. «Questo strumento ha permesso di effettuare esercizi riabilitativi da casa, i cui dati sono trasmessi in tempo reale al centro, superando la difficoltà di accesso alla struttura a causa della pandemia da Covid», proseguono.

Gli eventi

Nella giornata di oggi, in cento città italiane, verranno distribuiti opuscoli informativi, organizzati incontri divulgativi e offerti controlli oculistici gratuiti, grazie soprattutto all’impegno delle strutture territoriali dell’Unione italiana dei ciechi e degli Ipovedenti, presenti con i propri volontari e dirigenti per testimoniare il ruolo fondamentale della prevenzione nel contrasto al rischio di cecità.

L’iniziativa vede inoltre il sostegno di Esselunga e in occasione della Giornata mondiale della vista nei negozi della catena saranno diffusi opuscoli informativi e messaggi radio di sensibilizzazione.

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