Tumore al seno scoperto dopo la gravidanza, Laura Borsato muore a 35 anni: lascia marito e figlio di un anno

Il cancro e l'operazione, poi la ricaduta: lutto a Refrontolo

Tumore al seno scoperto dopo la gravidanza, Laura Borsato muore a 35 anni: lascia marito e figlio di un anno
di Claudio Borsoi
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:56

TREVISO - «Io ho dato la vita al mio piccolo. Lui l’ha data a me» ripeteva Laura. Ma quel male che, poco dopo esser diventata mamma si era manifestato e che pareva superato, improvvisamente si è ripresentato, portandola alla morte in pochi giorni. Due comunità in lutto, Trevignano e Refrontolo (a Treviso), per la morte di Laura Borsato in Toffoletto, vinta da un tumore al seno a soli 35 anni. La giovane donna si è spenta mercoledì lasciando nel dolore il marito Andrea, il loro figlio di un anno e mezzo Edoardo Walter, i genitori Maria Rosa e Efre e il fratello Lorenzo. «Hai vissuto con forza e determinazione una vita intensa - le parole della sua famiglia affidate all’epigrafe - Sei stata una speciale figlia, moglie e mamma. Ci mancherai Laura. Ci mancherà la tua generosità, il tuo sorriso e la tua voglia di vivere. Da lassù dove ti trovi ci guarderai, ci stringerai e ci proteggerai come hai sempre fatto».

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Il funerale della 35enne verrà celebrato sabato prossimo, 17 dicembre, alle 10 nella chiesa di Refrontolo, preceduto alle 9.30 dalla recita del rosario.

Un altro rosario sarà recitato stasera, venerdì, alle 19 nella chiesa di Signoressa di Trevignano. La famiglia ha espresso il desiderio che non ci siano fiori, ma che eventuali offerte siano devolute, per il suo tramite, al Cro di Aviano, struttura in cui la donna era stata curata. Originaria di Refrontolo, dove tutt’ora risiedono i genitori, Laura abitava a Falzè di Trevigiano con il marito e il figlio, un figlio tanto desiderato e che aveva riempito di gioia la sua vita e quella del marito nell’aprile 2021. Un anno dopo, l’operazione per un tumore al seno che si era improvvisamente manifestato dopo la gravidanza. Le cure avevano dato l’esito sperato, tanto che Laura aveva ripreso una vita normale, dividendosi tra la famiglia e il lavoro. «Ricordo che diceva: «Io ho dato la vita al mio piccolo. Lui l’ha data a me. A fine novembre - ripercorre la zia, suor Rita - gli esami dicevano che era tutto a posto. E fino a dieci giorni fa era al suo posto di lavoro. Aveva organizzato la festa di Natale e aveva in programma alcuni acquisti per il suo bimbo di un anno e mezzo».

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. Poi il male si è ripresentato di colpo, portandola nel giro di pochi giorni alla morte. «Laura era fantastica, era solare, generosa, attenta - ricorda la zia - Sapeva sacrificarsi per gli altri e per la vita degli altri. Dal primo tumore era uscita proprio perché aveva voglia di vivere per il suo bimbo piccolo. Era una roccia, piena di volontà. Era una brava donna che sapeva farsi amare tanto. Fino alla fine ha lottato per il suo bambino». La notizia ha sconvolto la comunità di Trevignano ma anche quella refrontolese, in cui Laura era nata e cresciuta. «Un lutto che ha colpito tutti -testimonia il sindaco Mauro Canal- Quando muore una ragazza di 35 anni non c’è nulla da dire se non stringersi alla sua famiglia. Siamo una piccola comunità e spero che il sostegno alla famiglia possa essere forte. È un dramma che una persona che ha davanti un futuro con un bambino così piccolo ci abbia lasciati».

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