Tumore di 4,5 kg asportato dall'addome di una donna. «Da mesi gonfiori e difficoltà a digerire»

L'intervento record all'ospedale Annunziata di Cosenza

Tumore di 4,5 kg asportato dall'addome di una donna. «Da mesi gonfiori e difficoltà a digerire»
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Martedì 21 Marzo 2023, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:55

Tumore di 4,5 kg asportato dall'addome di una donna. Ad eseguire l'impressionante intervento è stata l'equipe di chirurgia dell'ospedale Annunziata di Cosenza, guidata da Bruno Nardo. Operazione eseguita nei giorni scorsi: un esempio di chirurgia oncologica avanzata su una paziente di 67 anni.

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Tumore di 4,5 chili asportato a una donna

A darne notizia è la stessa azienda ospedaliera di Cosenza. «L'intervento della durata di 7 ore circa - è riportato in una nota - è stato eseguito in collaborazione multidisciplinare: al tavolo operatorio, oltre a Bruno Nardo, la sua equipe (Marco Doni e Veronica Crocco, Daniele Paglione e Sara Osso, l'anestesista Carolina Biscardi e il personale infermieristico Giuseppe Marano e strumentista Ivana Astorino)».

CHE TIPO DI TUMORE ERA

«Si trattava - ha spiegato Nardo - di un tumore maligno a partenza dal retroperitoneo che aveva invaso il rene sinistro.

La paziente è giunta da noi dopo aver notato, da diversi mesi, gonfiore addominale e difficoltà a digerire». «La fattibilità tecnica dell'intervento - ha aggiungo il direttore della Chirurgia Falcone - è stata valutata al tavolo anatomico tridimensionale all'Università della Calabria, nel dipartimento di Farmacia, scienza della salute e della nutrizione. Nella pianificazione preoperatoria dei casi clinici complessi, il tavolo anatomico tridimensionale, si è rivelato molto utile».

«Già in altre circostanze la Chirurgia dell'Annunziata - ha detto Nardo - ha sperimentato una proficua collaborazione con l'Unical. Il recente accordo sottoscritto dal commissario Vitaliano De Salazar e dal rettore Nicola Leone per il nuovo corso di Medicina e tecnologie digitali dell'Università della Calabria, rappresenta una grande opportunità di crescita e di sviluppo di nuove tecnologie proprio nei setting chirurgici. In tal senso mi sento di dover rivolgere un sentito ringraziamento a De Salazar e Leone che hanno, con grande determinazione e accelerazione, avviato un processo che non mancherà di proiettare, sin da subito, effetti positivi sull' ospedale e i percorsi di cura dei pazienti. Le competenze e le tecnologie dell'Unical sono un valore aggiunto che la sanità calabrese deve tenere in grande considerazione, per la lotta ai tumori e per dare risposte concrete ai pazienti oncologici, al fine di evitare loro i viaggi della speranza verso gli ospedali del Centro-Nord. La signora sta bene, è tornata a casa dopo una degenza di circa una settimana ed ha ripreso a svolgere una vita normale».

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