Tumore al cervello, ma per i medici sono "stati d'ansia": il calvario di Emma, poliziotta e madre di 3 bimbi

Alla comparsa dai primi sintomi (difficoltà a girare la testa, emicrania e instabilità in posizione eretta) la donna ha deciso di rivolgersi ad alcuni specialisti, che l'hanno "liquidata" diagnosticandole una vertigine e «una forte ansia».

Tumore al cervello, ma le diagnosticano stati d'ansia: la battaglia di Emma, poliziotta e madre di 3 bimbi
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Martedì 26 Luglio 2022, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 15:23

LONDRA - Pensava di avere una «forte ansia» che la faceva stare male, fidandosi del parere di alcuni dottori, ma ha scoperto che si trattava di un tumore al cervello. Emma Capper, poliziotta 39enne di Oldham (Inghilterra) e mamma di tre bambini, si è scontrata con diagnosi superficiali e imprecise, prima di scoprire che era stata colpita da un male terribile nascosto nella sua testa. Non il primo, purtroppo. La donna aveva infatti già combattuto con un tumore al seno.

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Emma Capper, i primi sintomi

Alla comparsa dai primi sintomi (difficoltà a girare la testa, emicrania e instabilità in posizione eretta) la donna ha deciso di rivolgersi ad alcuni specialisti, che l'hanno "liquidata" diagnosticandole una vertigine e «una forte ansia».

Emma è stata dimessa dopo la visita con la prescrizione di alcuni beta-bloccanti, che servono a curare l'ipertensione. Una volta aumentati i sintomi, ha capito che non poteva essere un problema di ansia. La donna ha iniziato a vomitare e non riuscendo a fissare un appuntamento col suo medico di famiglia, si è rivolta a un pronto soccorso, dove le è stato offerta una scansione al cervello, che ha rivelato la massa tumorale. 

 

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Emma Capper, l'intervento

Scoperto il tumore, Emma Capper è stata portata in un ospedale specializzato per l'operazione al cervello, che è riuscita positivamente. Attualmente è in attesa degli esami per capire se il tumore si è diffuso ulteriormente o se l'operazione ha rimosso il cancro interamente. «Se non fossi andata al pronto soccorso quel giorno, non l'avrei mai scoperto. Non so come facevo a lavorare ogni giorno. Fino a quando la mia testa non è stata scansionata, non era possibile sapere se il tumore fosse lì o meno. Parlando con i medici in ospedale, mi hanno detto che il sintomo successivo sarebbero state le convulsioni».

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