Bimba morì «anche per lo smog». Storica sentenza a Londra, l'inquinamento fu un fattore

Bimba morì «anche per lo smog». Storica sentenza a Londra, l'inquinamento fu un fattore
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 17:33

Si chiamava Ella Kissi-Debrah e lo smog ha contribuito a ucciderla all'età di 9 anni: lo ha stabilito la corte londinese di Southwork, con una sentenza storica. Mai, prima d'ora, veniva giuridicamente riconosciuto l'inquinamento come uno dei fattori chiave di decesso. La piccola Ella morì nel 2013 stroncata da un'asma. Di origini africane, la bambina viveva alla periferia sud-est di Londra, e morì dopo aver subito ben 27 ricoveri nel giro di 3 anni. I genitori hanno dichiarato alle forze dell'ordine di non aver mai ricevuto avvertimenti sulle conseguenze che poteva portare l'inquinamento sulla loro figlia.

La vicenda giudiziaria

Ed è proprio sulla scarsa conoscenza dei rischi che si è mossa la famiglia della bambina.

Il medico legale Philip Barlow ha dichiarato che la madre, Rosamund Kissi-Debrah, «non ha ricevuto informazioni sui rischi per la salute dell'inquinamento atmosferico e sul suo potenziale di aggravare l'asma. Se le fossero state date queste informazioni avrebbe preso provvedimenti che avrebbero potuto impedire la morte di Ella». Nel frattempo, il capo del Consiglio di Lewisham David Edwards ha ammesso che in quel periodo l'inquinamento atmosferico nel quartiere era oltre i livelli di guardia.

 

La sentenza

Le prove portate da Philip Barlow hanno portato ad un'inchiesta durata circa due settimane. Una precedente sentenza del 2014, infatti, concludeva che la piccola Ella era morta per insufficienza respiratoria acuta: questa precedente sentenza ora è stata annullata dall'Alta Corte alla luce dei nuovi dati. Questa la dichiarazione finale: «Il medico legale ha concluso oggi che l'inquinamento atmosferico ha giocato un ruolo nella tragica morte della bambina di nove anni Ella Adoo-Kissi-Debrah nel 2013». E ancora: «L'inquinamento atmosferico tossico è una crisi di salute pubblica, in particolare per i nostri bambini, e l'inchiesta ha sottolineato ancora una volta l'importanza di portare avanti politiche coraggiose come l'espansione della zona a bassissime emissioni nella parte interna di Londra».

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