Rossella Di Fuorti, morta nel giorno del compleanno dopo il pranzo di sushi. «Forse una reazione allergica»

La donna lascia marito e due figli, la Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta

Rossella Di Fuorti, morta nel giorno del compleanno dopo il pranzo di sushi. «Forse una reazione allergica»
di Graziella Melina
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Domenica 12 Febbraio 2023, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:51

Non sapeva di essere allergica al pesce, e mai in passato aveva avuto sintomi che la mettessero in allarme. Proprio per questo, Rossella Di Fuorti, il giorno del suo quarantesimo compleanno, ha scelto un ristorante che prepara sushi e altre pietanze orientali nel quartiere di Fuorigrotta, a Napoli. Ma il pranzo le è stato fatale: la donna, mamma di due bambini, al rientro a casa, prima ha avuto attacchi di vomito, poi un collasso. È accaduto tutto in poco tempo. Di Fuorti è morta, inutili ormai i soccorsi. Non è ancora chiaro se a causare il decesso sia stata una reazione allergica al pranzo a base di sushi. Solo l'autopsia potrà fare chiarezza.

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Di sicuro c'è che le altre persone che hanno consumato lo stesso pasto non hanno avuto alcun malore. Il marito della donna, come ha riferito alla polizia giudiziaria, sostiene che la moglie non avesse mai accusato in precedenza reazioni allergiche ad alcun tipo di cibo. La Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta.
Il ristorante di Fuorigrotta, dove i carabinieri del Nas incaricati dai pm hanno già eseguito diversi prelievi, è stato chiuso in via cautelativa.
LE IPOTESI
«In genere la reazione anafilattica si manifesta entro mezz'ora dall'ingestione precisa Eleonora Nucera, direttore di Allergologia e Immunologia clinica del Policlinico Gemelli di Roma Quindi, bisogna capire innanzitutto se la donna abbia iniziato a sentirsi male mentre era al ristorante e ha trascurato il sintomo, che piano piano è aumentato.

Fino a quando, arrivata a casa, era ormai tardi». In genere, è raro che si manifesti come primo sintomo uno shock anafilattico. A meno che il paziente non soffra di mastocitosi, una patologia silente che è legata ad una disfunzione di un particolare tipo di cellule, i mastociti appunto. «Non sappiamo, in sostanza, se la reazione si è già manifestata prima e, non essendo intervenuti subito, la reazione sia poi degenerata osserva Nucera - È anche probabile che la donna avesse avuto già dei segnali altre volte quando mangiava il pesce, e forse li ha trascurati oppure non li ha collegati al cibo». Non è nemmeno scontato che sia stato il pesce. «È anche possibile che fosse allergica a qualche sostanza vegetale contenuta dentro il sushi, per esempio nella salsa di soia». In ogni caso, dopo il primo sintomo non c'è tempo da perdere. «Purtroppo le reazioni allergiche mette in guardia Nucera - hanno un andamento esponenziale, per cui bisogna intervenire entro pochi minuti».

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CAMPANELLI D'ALLARME
I sintomi più allarmanti, che richiedono un intervento salvavita, sono il prurito generalizzato, il senso di calore che parte dalle piante dei piedi o dal palmo delle mani, oppure a livello ascellare, il senso di chiusura della gola. «Per evitare il peggio - spiega l'esperta - chi sa di essere allergico in genere deve portarsi dietro farmaci cortisonici sia per via orale che per puntura e antistaminici, oltre all'adrenalina auto iniettabile. Se ci si accorge di aver ingerito per sbaglio qualche alimento contaminato, anche se non si hanno sintomi, occorre subito prendere una terapia antistaminica e cortisonica per bocca. Se invece i sintomi sono generalizzati, sono importanti, oppure se peggiorano nell'arco di poco tempo, serve subito il cortisone, l'antistaminico e soprattutto l'adrenalina».
 

 

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