La peste nera che nel XIV secolo sconvolse l'Europa, l'Asia e il Nord-Africa è nata al confine tra il Kirghizistan e la Cina, ai piedi della catena montuosa del Tian Shan. Lo ha scoperto la ricerca coordinata dall'università britannica di Stirling, da quella tedesca di Tubinga e dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig, pubblicata sulla rivista Nature.
Peste nera, la catastrofe del quattordicesimo secolo
La peste nera, scrivono i ricercatori, «è una delle più grandi catastrofi legate alle malattie infettive nella storia umana.
Il Dna del batterio
L'analisi completa del Dna del batterio ha inoltre consentito di concludere che il genoma isolato in Kirghizistan si situava alla base di una serie di ramificazioni genetiche che si sono sviluppate parallelamente alla diffusione del batterio nel resto del mondo. «Abbiamo scoperto che gli antichi ceppi del Kirghizistan sono posizionati esattamente nel nodo di questo enorme evento di diversificazione. In altre parole, abbiamo trovato il ceppo di origine della Morte Nera e conosciamo persino la sua data esatta: l'anno 1338», afferma la prima firmataria dei studio Maria Spyrou, dell'università di Tubinga. Infine, la somiglianza del genoma batterico rinvenuto negli scavi con quello che si trova ancora oggi nei roditori della zona ha confermato che con ogni probabilità la grande epidemia del Trecento ha avuto origine da un passaggio del batterio dall'animale serbatoio all'uomo avvenuto proprio in quella zona. Allo studio ha collaborato anche l'Università di Pisa.