Al tredicesimo giorno di vita, Vincenzo lotta per non morire. Ora le condizioni del neonato ricoverato all'ospedale Santobono di Napoli stanno migliorando. Ha dovuto subire numerosi interventi, tra cui la rimozione dei tessuti morti e il rivestimento con pelle artificiale. Riesce a muoversi, apre gli occhi e beve un po' del latte che gli viene somministrato. Ma non era così qualche giorno fa, quando il 16 marzo è stato portato in terapia intensiva con ustioni gravi su tutto il corpo, circa il 18%.
Candeggina o ferri roventi
Non si conoscono ancora le cause delle ustioni. Quando l'ambulanza è entrata nell'appartamento dei genitori Concetto Bocchetti e Alessandra Terracciano, il bimbo stava bene e non presentava lesioni. Ma sono passati poi quattro giorni prima del ricovero, e qualcosa deve essere accaduto. Quelle lesioni, secondo il gip che ha disposto il fermo della coppia, non sembrano legate a traumi. Ma potrebbero essere state causate dalla candeggina, ferri roventi o acqua bollente, forse la stessa di cui aveva parlato Bocchetti, che poi è caduto più volte in contraddizione durante l'interrogatorio.