Contorni ancora da chiarire, importanti dettagli da limare e vicende personali difficili che sicuramente hanno reso complicato il quadro di una situazione già estrema. Ma resta il fatto, raccontato da una figlia e da una ex moglie che si sono sentite atterrite da una notizia arrivata - ovunque stia l’eventuale colpa - incredibilmente tardi. Un uomo, gravemente malato di tumore, è morto all’ospedale di Spilimbergo all’inizio del mese. La figlia, che ora vive con l’ex moglie della persona deceduta, ha saputo della scomparsa del padre solamente il 14 ottobre. E solo quel giorno sono state allertate le pompe funebri ed è stato poi successivamente celebrato il funerale.
I FATTI
L’uomo, originario del Pordenonese, era ricoverato in ospedale da tempo.
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L’AMAREZZA
A quel punto si è messa in moto la macchina organizzativa legata alla composizione della salma da parte delle onoranze funebri. Non c’entravano autopsia o altre procedure: il corpo dell’uomo si trovava ancora all’interno della struttura ospedaliera di Spilimbergo. «Io mi chiedo il motivo per il quale non siamo state avvertite com’è solito fare quando viene a mancare un familiare, benché sia all’ospedale», ha detto amareggiata l’ex moglie che ha scelto di raccontare la storia. «Non capiamo perché siano passate circa due settimane». Soprattutto per una figlia ignara della morte del suo padre naturale. Una situazione che dovrà essere certamente chiarita.
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