Sente la mano "un po' debole" ma è un tumore al cervello inoperabile, il papà: «Le restano pochi mesi»

"Inizialmente pensavano che fosse un'infiammazione o un'infezione che causava gonfiore del cervello", ha detto suo padre

Sente la mano "un po' debole" ma è un tumore al cervello inoperabile, il papà: «Le restano pochi mesi»
di Alessandro Rosi
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 09:40

Si lamenta di avere una "mano debole", ma è un tumore al cervello inoperabile. A una bambina di 10 anni, purtroppo, restano solo pochi mesi di vita. Lei si chiama Thalia Fili Toseland. E come racconta il quotidiano inglese The Indipendent, i suoi genitori inizialmente non erano preoccupati. "Ci ha detto che sentiva la sua mano sinistra 'un po' debole'". Era lo scorso febbraio. Poi però, questo mese, i sintomi della studentessa di Sheffield sono peggiorati. Man mano perdeva progressivamente forza e controllo nella arto superiore. Ha inoltre iniziato a sviluppare un problema simile al piede sinistro.

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Mano debole, il sintome del tumore inoperabile al cervello: la scoperta

I suoi genitori l'hanno portata dal medico di base, dove la piccola è stata sottoposta a una valutazione neurologica.

Mentre la famiglia aspettava i risultati, la figlia ha iniziato però ad avere problemi al braccio sinistro: tanto che non era in grado di vestirsi da sola. È stata quindi immediatamente portata all'ospedale dove i test hanno rivelato un tumore.

La diagnosi

"Inizialmente pensavano che fosse un'infiammazione o un'infezione", ha detto il padre Chris Toseland. "Ma dopo aver fatto una scansione, abbiamo scoperto che era un tumore". A Thalia è stato diagnosticato un glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG). Tumori che crescono nella parte centrale del cervello e fanno pressione sulla parte che controlla la funzione motoria. Sono il secondo tipo più comune di tumore al cervello nei bambini, ma la chirurgia non è un'opzione praticabile. Perché? Causerebbe troppi danni al tessuto circostante. "Tutto quello che puoi fare è la radioterapia palliativa, che può ridurre il tumore per un periodo di tempo. Poi, però, col passare del tempo il tumore cresce e la malattia peggiora progressivamente", ha detto il padre di Thalia.

Le conseguenze

Questo tipo di tumore può portare a un arresto completo della coordinazione motoria del bambino, privandolo della capacità di camminare, parlare, muoversi e deglutire. "Mi sento come se ci fosse qualcuno che sta puntando una pistola alla testa di mio figlio, e tu sai che il grilletto verrà premuto ma non sai quando", ha detto Toseland. “La cosa più folle per noi è stata che aveva solo un po' di debolezza al lato sinistro – le nostre menti non andavano verso il tumore al cervello. Pensavamo avesse un muscolo intrappolato".

La richiesta di aiuto

“È già abbastanza brutto sentirsi dire che tuo figlio ha il cancro, ma sentire che non c'è niente che puoi fare è così difficile da elaborare". Il signor Toseland ha chiesto aiuto su Twitter, domandano a chiunque abbia informazioni su eventuali studi medici che potrebbero aiutare sua figlia a mettersi in contatto con lui.

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