Ha mangiato un fungo velenoso raccolto dal marito, ma la donna di 57 anni è stata salvata con un trapianto di fegato. Tra i funghi raccolti dal marito della donna, infatti, c'era anche la Amanita Phalloides, il più pericoloso esistente in natura. Un trapianto di fegato in super urgenza nazionale, alle Molinette della Città della Salute di Torino, ha salvato la donna di 57 anni che venerdì aveva mangiato il trapianto di fegato. Trasferita dall'ospedale di Chivasso (Torino) alle Molinette, è stata subito inserita in lista d'attesa per il trapianto.
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Grazie al Coordinamento regionale trapianti piemontese, diretto dal professor Amoroso, nella notte tra lunedì e martedì si é reso reperibile un fegato proveniente da un uomo deceduto in un'altra regione. Il trapianto è stato eseguito martedì dal professor Romagnoli, direttore del Centro trapianti di fegato, in collaborazione col dottor Lupo.
L'intervento, durato 8 ore, é tecnicamente riuscito ed ora la paziente è in fase di recupero ricoverata in Terapia intensiva (diretta dal dottor Balagna). Ancora ricoverato a Chivasso anche il marito per un lieve danno epatico ed un danno renale acuto.
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