E' in programma venerdì 14 ottobre il convegno nazionale: "Il Saifip, 1992-2022: 30 anni di storie, cambiamenti e nuove sfide". L'iniziativa è organizzata dall'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma che ospita il Servizio di adeguamento tra identità fisica e identità psichica (Saifip) e l'istituto Metafora, scuola di psicoterapia relazionale, riconosciuta dal ministero dell'istruzione e della ricerca. L'appuntamento si svolge, a partire dalle 9, presso la sala "Tevere" della Regione Lazio.
LA STORIA
Il Saifip è stato istituito nel 1992, presso l'unità di chirurgia plastica e ricostruttiva del San Camillo Forlanini di Roma «con l'obiettivo di rappresentare il punto di riferimento per le persone che intendono chiedere la rettificazione medico-chirurgica ed anagrafica di attribuzione di sesso, secondo la legge 164 del 1982 e la legge regionale 59 del 1990 che individua in questo Ospedale il centro di riferimento per il Lazio». L’evento - che andrà avanti fino alle 17 con un programma che prevede quattro tavole rotonde - «vuole rappresentare, a distanza di 30 anni dalla nascita del servizio, un momento di riflessione sul lavoro clinico, scientifico e culturale, svolto in questi anni, e di confronto sulle tematiche dei diritti civili, della lotta alle discriminazioni, della necessità di formazione per gli operatori sociosanitari e di implementazione dei servizi pubblici e associazioni del privato sociale impegnati sul tema». L'attività in questi trenta anni non ha riguardato solo il Lazio, il Saifip rappresenta infatti un punto di riferimento per il centro-sud Italia.
Previsti i saluti istituzionali di Mattia Peradotto, direttore dell'ufficio nazionale antidiscriminazioni Razziali, del presidente della Regione Nicola Zingaretti e dell'assessore alla sanità Alessio D’Amato, del presidente della commissione sanità del Lazio Rodolfo Lena e del direttore generale del San Camillo Forlanini, Narciso Mostarda.