Dietrofront di Roberto Burioni. «Certamente quel tweet non lo riscriverei, perché qualcuno si è sentito offeso». Il virologo del San Raffaele di Milano torna sul tweet più contestato degli ultimi giorni. Che dice, testualmente: «Propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti a Netflix per quando, dal 5 agosto, saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci». Burioni si riferisce a quelli che non avranno il green pass perché non vaccinati. «Il mio era un tweet ironico, ma io ho dimenticato che Twitter non è il luogo dell'ironia (e dell'autoironia). Colpa mia comunque», spiega al Corriere della Sera dopo la raffica di polemiche.
Propongo una colletta per pagare ai novax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) July 22, 2021
Eppure sempre con ironia risponde alle due ali della curva parlamentare che lo hanno attaccato più duramente, Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia e Marco Rizzo, segretario del Partito comunista.
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E rispondendo a chi lo accusa di «arroganza e odio di classe», aggiunge: «Mi odiano i neofascisti, ma mi odiano anche i veterocomunisti: penso proprio di essere nel giusto», osserva. «Però che uno finisca ricoperto di insulti perché dice che bisogna vaccinarsi è roba da non credere nel 2021, dopo quello che abbiamo passato», conclude.
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