Coronavirus, il medico e docente Rezza: «Riaprire tutto subito sarebbe catastrofico»

Coronavirus, il medico e docente Rezza: «Riaprire tutto subito sarebbe catastrofico»
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Martedì 28 Aprile 2020, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 11:01

Il leit motiv dei virologi è sempre lo stesso: vietato riaprire tutto e subito. Il coronavirus non è ancora stato sconfitto. «Il nemico non sono gli interventi, ma il virus. Noi facciamo scenari e modelli matematici, da quelli peggiori ai migliori. Riaprendo tutto subito potremmo avere situazioni catastrofiche», ha spiegato Gianni Rezza, direttore dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, ospite di Omnibus su La7, rispondendo alle domande su un documento segreto, che Rezza ha chiarito di non conoscere, in cui gli scienziati avrebbero messo in guardia il Governo dal pericolo di ritornare entro un mese ad una situazione simile a quella di settimane fa se ci fosse stata una riapertura totale delle attività dal 4 maggio. «Non mi risultano documenti segreti», ha aggiunto. «Questo è un virus insidioso, ad ogni riapertura si associa un rischio», ha aggiunto Rezza - non voglio fare facile retorica ma ricordiamoci le bare di Bergamo». Mentre sui riti religiosi l'epidemiologo ha chiarito che «la messa si può mettere in sicurezza e non è certo come andare allo stadio».

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«Dobbiamo vedere cosa succede dopo questa prima ondata, ci potrà essere una seconda ondata che dobbiamo fare di tutto per prevenire e tirare avanti finché non arriverà un vaccino che spero possa arrivare ad inizio prossimo anno». Così Pier Luigi Lopalco, epidemiologo, in collegamento con Agorà su Rai3. Quanto ad una eventuale seconda ondata «la probabilità maggiore è quella dell'autunno quindi dobbiamo fare di tutto per evitare una seconda ondata in autunno».

 


 

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