In Cina con il Covid non si scherza. Si chiude tutto e subito. Le autorità di Guangzhou, città industriale di 15 milioni di abitanti, hanno chiuso il quartiere centrale di Liwan a seguito di un aumento dei casi, con 20 contagi diagnosticati nell'ultima settimana. I numeri, seppur limitati, hanno messo in allarme le autorità della città che hanno ordinato il lockdown e test di massa su tutti gli abitanti di Liwan per limitare il focolaio.
Il quotidiano “Global Times” parla di diffusione delle infezioni «rapida e forte».
Anche lo stato di Victoria, in Australia, è entrato in lockdown nel tentativo di arginare i contagi che tornano ad aumentare: 34 i casi positivi attualmente registrati, 12 dei quali nelle ultime 24 ore. Il premier facente funzione dello stato, James Merlino, ha assicurato che al momento sono stati identificati e rintracciati 10mila potenziali casi contatto, «primari e secondari» nel quadro del nuovo focolaio emerso.
In particolare, i responsabili sanitari del paese sono preoccupati della presenza della variante indiana e della velocità con cui ha dimostrato di essere capace di espandersi. Le misure di contenimento prevedono la chiusura di tutti gli esercizi commerciali non essenziali, e le uscite personali limitate alle situazioni di necessità, oltre al rispetto delle norme di distanziamento, tra cui l'uso obbligatorio della mascherina.
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