Nel programma, infatti, fa il suo debutto il Laboratorio del Benessere: sabato, dalle 10 alle 12, si potranno studiare teoria e pratica dell’arte di conciliare cibo, stile di vita e salute. Si comincia con un breve corso di vinyasa flow yoga e si prosegue con un incontro sulla dieta mediterranea e il benessere che “vien mangiando”.
Rispetto della stagionalità, territorialità e flessibilità delle scelte nell’alimentazione quotidiana sono i principi cardine della lezione e pure dell’alta cucina. La salute si fa gourmet o almeno è così, passando per la tavola, che i romani amano curarsi di fisico ed energie, a giudicare dal forte e crescente interesse per appuntamenti all’insegna di golosità e salute. A ribadire che una cucina buona fa anche bene sono gli chef protagonisti della manifestazione, quattordici, da Heinz Beck a Francesco Apreda, da Cristina Bowerman a Riccardo Di Giacinto, ognuno con quattro piatti, per un totale di 56 ricette. Tema dell’edizione, il colore in relazione al cibo e, perché no, per i suoi effetti benefici. Ecco allora l’arancione di OrangEgg, gamberi e guanciale, ricetta di Francesco Apreda tra creatività, equilibrio ed eleganza. Ed ecco il verde di polipo e sedano di Fabio Ciervo che da sempre punta a «creare una perfetta armonia tra un’esperienza gastronomica eccellente e uno stile di vita sano». E il rosso di Beck, con carpaccio di capesante su spuma di patate con brunoise di zucchine, liofilizzato di barbabietola e caviale Calvisius.
Poi, Angelo Troiani, Stefano Marzetti, Ciro Scamardella, Giulio Terrinoni, Yamamoto Eiji.
E ancora, Davide Del Duca, Daniele Lippi, Domenico Stile, Andrea Viola. A questi si aggiungeranno Daniele Usai, Arcangelo Dandini, Oliver Glowig e Iside De Cesare per serate a tema. Tra le novità dell’anno, per chi ama stare – e cucinare – all’aria aperta, la BBQ Experience, per diventare Grill Master. Non mancano appuntamenti dedicati al vino. Intanto, questa sera si festeggia: per brindare alla nuova edizione sono attesi vari nomi noti, da Paolo Conticini a Alda D’Eusanio, fino a Massimiliano Orsini. Diceva Anthelme Brillat-Savarin: «Gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo intelligente sa mangiare».
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