Tumore al seno avanzato, record di sopravvivenza battuto con il al Ribociclib

Domenica 19 Settembre 2021, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 10:45

Miglioramento di oltre un anno

L'analisi ha rilevato che ad un follow-up mediano di più di 6 anni, il più lungo tra gli studi ad oggi sugli inibitori CDK4/6, la differenza stimata nel miglioramento della sopravvivenza globale mediana era di oltre 1 anno. Lo studio ha dimostrato che dopo 5 anni, le pazienti trattati con ribociclib in combinazione con letrozolo hanno avuto più del 50% di possibilità di sopravvivenza rispetto alle pazienti che assumevano solo letrozolo. «Nel 2020, in Italia, sono stati stimati circa 55mila nuovi casi di questa neoplasia», riferisce Saverio Cinieri, direttore Oncologia Medica e Breast Unit dell'ospedale Perrino di Brindisi e presidente eletto dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). «Più di 37mila donne vivono con la diagnosi di malattia metastatica. I dati del Monaleesa-2 riguardano la popolazione con carcinoma mammario più frequente nella pratica clinica quotidiana. Le donne in post menopausa rappresentano infatti circa il 70% di quelle con tumore al seno endocrino-sensibile e la metà di queste corrisponde al profilo delle pazienti incluse nello studio. Questi importanti dati di sopravvivenza globale sono incoraggianti e ci consentono di affermare che è stato raggiunto l'obiettivo di cronicizzare la malattia avanzata».

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