Punte: Carla Fracci - 27/05/2021
Chiederle si smettere di danzare era come chiederle di smettere di respirare, e fino all’ultimo ha danzato, Carla Fracci, morta il 27 maggio a 85 anni. Figlia di un tranviere, entrò nella scuola di ballo della Scala a dieci anni. L’ascesa è stata straordinaria come il suo talento, per la più splendida delle Giselle, anche se i ruoli che l’hanno resa una stella sono tanti, da Romeo e Giulietta, alla Sonnambula, da Excelsior a Medea: almeno duecento personaggi, tutti studiati meticolosamente, tutti non solo danzati ma recitati. "La Duse della danza", come la definì il New York Times, ha danzato con ballerini leggendari, come Rudolf Nureyev, Roberto Bolle, Erik Bruhn. Rigorosa, creativa, ironica, non riuscì a creare una compagnia nazionale di ballo, ma ha diretto il corpo di ballo del San Carlo di Napoli, dell’Arena di Verone e dell’Opera di Roma. L’ultima masterclass, su Giselle naturalmente, cinque mesi prima di morire. “Era felice” dice chi c’era.
