Influenza Australiana, il vaccino: effetti collaterali, quando farlo e quanto è efficace

Lunedì 12 Dicembre 2022, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 13:54

Vaccino influenzale, quanto previene forme gravi e infezione

«L'efficacia del vaccino anti-influenza è confermata: come per il vaccino anti-Covid, l'azione più importante riguarda sicuramente la possibilità di evitare le complicanze e le manifestazioni più gravi della malattia, con una capacità protettiva dell'80% circa. Ma il vaccino antinfluenzale permette anche di evitare l'infezione, con un'efficacia che varia dal 50% al 70% da un anno all'altro e che dipende anche dalla tipologia di vaccino». A fare il punto per l'Adnkronos Salute è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di igiene all'Università Statale di Milano, direttore sanitario dell'Irccs Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio del capoluogo lombardo. «C'è da dire - sottolinea l'esperto - che quest'anno il vaccino contro l'influenza dovrebbe coprire particolarmente bene, perché la composizione vaccinale prevede proprio i virus che effettivamente stanno circolando, in primis il virus Darwin australiano, ma anche un virus 'austriacò che fa da co-primario in questa fase epidemica. È importante evidenziare che esistono vaccini antinfluenzali di tipo diverso - ricorda Pregliasco - In particolare, per i soggetti anziani e fragili ci sono i vaccini cosiddetti adiuvati e il vaccino ad alto dosaggio, che servono appunto per le persone immunodepresse o di età più avanzata». Purtroppo al momento «il dato sulle coperture vaccinali non ci entusiasma in generale - osserva il medico - sia relativamente al richiamo annuale per l'influenza, sia per i richiami contro Covid-19».

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