Le dichiarazioni
«L'acido retinoico - spiega Kartik Pattabiraman, co-autore di entrambi gli studi - è la prima tessera del domino che cade, mettendo in moto complessi network di geni che portano allo sviluppo di aree cerebrali associate col pensiero umano».
Proprio questa catena di eventi è alterata nello sviluppo dei pazienti con schizofrenia e autismo, due disturbi che dunque potrebbero avere origini simili. Sotto la lente dei ricercatori è finito anche il gene Cbln2: regolato direttamente dall'acido retinoico, si accende nella corteccia prefrontale prima che nelle altre aree del cervello, è espresso più a lungo e in un'area che è più vasta negli umani rispetto a macachi e topi, fatto che suggerisce un ruolo centrale nello sviluppo delle proprietà cognitive tipicamente umane.
Alzheimer, training fisico (e cognitivo) aiutano il cervello: ruolo chiave della molecola Ccl11
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