Variante Hiv, quanto è pericolosa? Così mutano tutti i virus (non solo il Covid)

La rara scoperta è stata rivelata in uno studio pubblicato sulla rivista Science e potrebbe aiutare a comprendere meglio come il virus attacca le cellule

Variante Hiv, quanto è pericolosa? Così mutano tutti i virus (non solo il Covid)
di Giampiero Valenza
3 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Febbraio 2022, 16:25 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 20:07

Il Covid ce lo ricorda praticamente tutti i giorni: i virus mutano. Lo fanno per adattarsi alla vita e questo è possibile anche grazie ai loro stessi errori che, in sostanza, permettono di sopravvivere. Lo sbaglio può essere in grado di renderlo diverso ma non sempre più innocuo. È un po’ come se nella sfida tra due giocatori (il virus da una parte e il sistema immunitario dall’altra), il primo decida di cambiare un po’ casacca con l’obiettivo di spiazzare il secondo. Certe volte quest’operazione può avere successo e certe altre no.

Non è solo una questione di Covid. Alcuni ricercatori hanno identificato una variante del virus Hiv molto virulenta che ha cominciato a circolare in Olanda alla fine degli anni Ottanta e negli anni Novanta, trasmettendosi più rapidamente negli anni Duemila. La rara scoperta è stata rivelata in uno studio pubblicato sulla rivista Science e potrebbe aiutare a comprendere meglio come il virus attacca le cellule.

Covid e Hiv, nuovi studi: i due contagi nello stesso paziente potrebbero generare varianti del Coronavirus

Quanto è pericolosa la variante dell'Hiv

Gli autori dell’analisi avvertono che non deve essere fonte di preoccupazione perché la variante, oltre ad essere in declino dal 2010, risponde ai trattamenti esistenti. La ricerca dimostra però che un virus può evolvere e diventare più virulento, ipotesi scientifica molto studiata in teoria ma con pochi esempi, tra cui la variante Delta di Sars Cov-2. Ma può anche evolvere in un virus più contagioso ma meno aggressivo per l'organismo come Omicron

Uno dei fattori che fa mutare un virus si basa su regole simili a quelle del “gioco del telefono senza fili”, che un tempo facevano i bambini quando si trasmettevano, con il passaparola, un termine.

Con il passare da persona a persona, quella parola diventava un po' diversa rispetto alla precedenza. Può capitare, infatti, che ci sia un errore di trascrizione del codice genetico. Ma può accadere anche che un genoma di un virus si incroci con quello di un altro.

Sars Cov-2 muta meno di altri virus, come Hiv (che causa l’Aids) o l’Hcv (che causa l’Epatite C): ecco perché per queste ultime due patologie è più difficile individuare un vaccino. C'è un elemento, però, che è tutto umano e spinge il virus a variare: la sua circolazione. In sostanza, più passa da organismo a organismo (e più rimane a fare la "guerra" con il sistema immunitario) più c'è la probabilità che cambi.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA