Vaccino AstraZeneca, giallo su morte di un volontario in Brasile. Bloomberg: «Non lo aveva ricevuto»

Vaccino Covid, morto volontario di AstraZeneca/Oxford in Brasile
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Mercoledì 21 Ottobre 2020, 19:50 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 15:25

Giallo sulla morte di un volontario della sperimentazione per il vaccino anti Covid-19 della clinica in Brasile di AstraZeneca/Oxford. Secondo Reuters, che cita l'autorità sanitaria brasiliana Anvisa e l'università federale di San Paolo, il volontario è morto in conseguenza della profilassi. Bloomberg, citando una fonte vicina al dossier, ha poi precisato che il volontario per la sperimentazione non aveva ricevuto il vaccino anti Covid. Anvisa ha subito precisato che la sperimentazione proseguirà. Non si hanno notizie sull'identità del volontario morto, salvo che si tratta di un cittadino brasiliano. 

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Vaccino Covid, AstraZeneca: sperimentazione prosegue

Le valutazioni effettuate «non hanno condotto ad alcuna preoccupazione in merito alla continuazione dello studio in corso» per la sperimentazione del vaccino, fa sapere la multinazionale AstraZeneca.

Attualmente sono in corso i finali test di fase 3 su questo candidato vaccino.

«Non possiamo commentare - continua AstraZeneca - su casi individuali coinvolti nella sperimentazione in corso del vaccino Oxford, aderendo in modo stringente alla regolamentazione dei trial clinici, ma possiamo confermare che tutti i processi di verifica richiesti sono stati seguiti». «Tutti gli eventi medici significativi - precisa la multinazionale - sono attentamente valutati da investigatori clinici del trial, un comitato di monitoraggio indipendente e le autorità regolatorie. Queste valutazioni non hanno portato a preoccupazioni in relazione alla continuazione dello studio in corso».

Vaccino Covid, morto volontario per AstraZeneca/Oxford in Brasile

Proprio oggi il presidente del centro di ricerca Irbm di Pomezia, Piero Di Lorenzo, che collabora con l'Università di Oxford per la realizzazione del vaccino anti Covid 19 per AstraZeneca, ha confermato la disponibilità delle prime dosi entro dicembre, già annunciata nei giorni scorsi dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Di Lorenzo ha sottolineato in un'intervista concessa al sito Financial Lounge: «Se non insorgono problematiche improvvise è ragionevole pensare che la fase clinica di sperimentazione possa concludersi entro fine novembre o i primi di dicembre».

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