I ricercatori hanno analizzato 61 persone, con depressione da lieve a moderata, dividendole in due gruppi. A una metà è stato chiesto di mantenere la postura abituale, all'altra metà invece di sforzarsi di mantenerne una corretta.
Tutti i partecipanti sono stati poi sottoposti a due compiti considerati stressanti: parlare in pubblico sapendo di essere giudicati e contare all'indietro da 1022 a zero sottraendo ogni volta 13.
A chi era nel gruppo che doveva mantenere una postura corretta è stato posizionato sulla schiena anche un particolare nastro che indicava quando la posizione era sbagliata. Sono stati poi svolti prima, durante e dopo l'esperimento, dei test per approfondire gli stati d'animo.
«Chiedere alle persone con depressione lieve o moderata di stare sedute correttamente ha ridotto il loro senso di affaticamento e aumentato l'entusiasmo in un breve periodo di tempo rispetto a chi, invece, è stato seduto nella propria postura consueta», ha spiegato l'autrice della ricerca Elizabeth Broadbent. Coloro che sono stati seduti in posizione corretta, secondo i ricercatori, hanno parlato di più e impiegato più parole durante il discorso in pubblico, ma utilizzando meno la prima persona. Ciò suggerisce che avevano più energia ed erano di umore meno negativo.
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