Lo studio, pubblicato oggi su Nature Communications, getta le basi per intervenire sull'invecchiamento cellulare in alcune "patologie telomeriche", che comprendono cirrosi epatica, fibrosi polmonare, diabete, cataratta, osteoporosi e artrite o in malattie rare come la progeria, caratterizzata da invecchiamento precoce.
© RIPRODUZIONE RISERVATA