Lo studio è stato condotto da epidemiologi del centro 'Massachusetts Veterans Epidemiology Research and Information Center' (Maveric), a Boston. Per coronaropatia o malattia delle coronarie si intende una qualsiasi alterazione delle arterie che portano ossigeno al cuore. Nel corso dello studio sono stati registrati 6.725 casi (il 4,35 per cento) di problemi alle coronarie con 14,61 casi per 1.000 persone tra coloro che mangiano fritti meno di una volta a settimana, contro 16,57 casi per mille e 18,28 casi per mille tra coloro che consumano cibi fritti 1-3 volte a settimana o tutti i giorni rispettivamente. Esiste quindi una relazione diretta tra consumo di fritti e problemi cardiaci e al crescere del consumo aumenta il rischio di coronopatia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA