Dai dati della ricerca emerge che questi sportivi rischiano più degli altri di ferirsi: ciascuno contabilizza infatti 40 ferite ogni mille minuti, 2,5 per ora. In altri sport a rischio come judo, Taekwondo e boxe, il tasso di traumi è di uno all'ora.
I ricercatori hanno seguito 481 sportivi di alto livello per 15 anni scoprendo che nella kickboxing le ferite più frequenti sono i tagli e i graffi. Le zone più vulnerabili sono la testa e le gambe (tibia in particolare).
I risultati, però, riguardano solo gli atleti di categoria più elevata e non approfondiscono i dati sulla gravità delle efrite, che potrebbero essere più numerose di altri ma meno gravi.
La kickboxing, inoltre, ammettono i ricercatori, è ottima per il cuore e per chi vuole perdere peso.
«L'obiettivo dello studio - concludono i ricercatori - non è criticare lo sport ma fornire indicazioni per adottare misure di prevenzione, in particolare nel migliorare l'equipaggiamento»
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