“Sesso? Preferisco di no”. E dietro quel no un segreto che si fa ancora fatica a confessare: la disfunzione erettile. Un disturbo che, nel nostro Paese, colpisce circa tre milioni di uomini. A distanza di oltre vent'anni dalla comparsa della pillola blu contro questo problema è ancora molto diffusa la vergogna a raccontarsi e a chiedere aiuto. Tanto che uno su tre non sa che può curarsi e non conosce le conseguenze del far finta che la patologia non esista.
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Perché, come rivelano i risultati di uno studio che verrà presentato durante il congresso della Società italiana di urologia che si svolgerà il 17 e 18 ottobre (siu.it/congresso) collegati alla disfunzione erettile sono stati identificati anche il diabete e l'ipertensione.
Da qui, le convinzioni errate che fanno ritardare la diagnosi e la terapia. Uno su due, per esempio, è convinto che sia un problema dei soli over 50. Ma, non è vero. il rischio di disfunzione erettile cresce con il passare degli anni, ma colpisce uomini di tutte le età. Il 36,5% ignora l’esistenza di trattamenti ad hoc. Questi numeri italiani sono parte di un'ampia indagine condotta dalla Società europea di urologia in Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. «Le linee guida sulla salute sessuale 2020 della European association of urology confermano un’alta prevalenza e una notevole incidenza di disfunzione erettile in tutto il mondo, riportando un valore medio del 52% negli uomini nella fascia di età compresa tra i 40 e i 70 anni – Walter Artibani segretario generale della Società italiana di urologia – È sorprendente come ancora una così ampia fetta di persone non sappia cosa sia la disfunzione erettile, che ormai è considerata una patologia maschile di riscontro comune, mentre sarebbero tanti i motivi per approfondire le proprie conoscenze. C’è addirittura un 38% che spiega di aver riscontrato difficoltà sotto le lenzuola da lungo tempo, un periodo compreso tra i 6 mesi e i due anni».
Se gli italiani sono poco preparati, altrettanto e forse anche peggio si può dire degli uomini europei. Un’indagine commissionata dall’European association of urology su un campione di donne e uomini, tra i 20 e i 70 anni, residenti anche in Spagna, Francia, Germania e Regno Unito, ha rivelato come la stragrande maggioranza sappia poco di questa malattia. E alla domanda “che cos’è la disfunzione erettile?”, il 34% dà una risposta scorretta mentre il 17% addirittura non sa cosa sia. I meno preparati? I tedeschi. I migliori, gli spagnoli.
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