«Alti punteggi nel questionario sono associati significativamente ad un linguaggio meno espressivo, una minore abilità di dare il nome rapidamente agli oggetti e a più basse capacità di scrittura - scrivono gli autori -.
All'aumentare del punteggio è risultata associata anche una minore integrità della sostanza bianca, in tratti che coinvolgono le funzioni del linguaggio e dell'alfabetizzazione». Questo è l'ultimo di una serie di allarmi lanciati dagli esperti sui pericoli dovuti agli schermi, soprattutto sui ragazzi, a cui si è unito ad esempio anche Sean Parker, uno dei fondatori di Facebook. Dallo studio, precisa l'autore principale John Hutton, non emerge un tempo minimo sicuro.
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