Covid, i giudici: «Sì all'uso di idrossiclorochina per le cure del virus, ma non rimborsabili»

Covid, i giudici: «Sì all'uso di idrossiclorochina per le cure del virus, ma non rimborsabili»
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 07:16

Sì all'idrossiclorochina. La III Sezione del Consiglio di Stato ha accolto, in sede cautelare, il ricorso di un gruppo di medici di base e ha sospeso la nota del 22 luglio scorso di AIFA che vietava la prescrizione off label (ossia per un uso non previsto dal bugiardino) dell'idrossiclorochina per la lotta al Covid.

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«La perdurante incertezza circa l'efficacia terapeutica dell' idrossiclorochina, ammessa dalla stessa AIFA a giustificazione dell'ulteriore valutazione in studi clinici randomizzati - si legge nell'ordinanza - non è ragione sufficiente sul piano giuridico a giustificare l'irragionevole sospensione del suo utilizzo sul territorio nazionale».

«La scelta se utilizzare o meno il farmaco, in una situazione di dubbio e di contrasto nella comunità scientifica, sulla base di dati clinici non univoci, circa la sua efficacia nel solo stadio iniziale della malattia, deve essere dunque rimessa all'autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico in scienza e coscienza» e con l'ovvio consenso informato del singolo paziente, fermo restando il monitoraggio costante e attento del medico che lo ha prescritto.

L'ordinanza precisa che non è invece oggetto di sospensione (né a monte di contenzioso) la decisione dell'Aifa di escludere la prescrizione off label dell' idrossiclorochina dal regime di rimborsabilità.

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