È il risultato di un lavoro che ha coinvolto oltre 96 mila persone nel complesso, presentato al 68/imo meeting scientifico dell'American College of Cardiology da Mohinder Vindhyal, della University of Kansas School of Medicine che spiega: «Fino ad ora non si sapeva molto sugli eventi cardiovascolari relativo all'uso di sigarette elettroniche. Questi dati sono un vero e proprio campanello dall'allarme e dovrebbero stimolare una maggiore consapevolezza nei confronti delle sigarette elettroniche». «Quando il rischio di attacco di cuore aumenta del 55% tra coloro che usano le sigarette elettroniche rispetto ai non fumatori - afferma Vindhyal - non vorrei che nessuno dei miei pazienti e dei miei familiari le fumasse. Abbiamo anche visto che indipendentemente dalla frequenza d'uso, quotidiana o più sporadica, chi le fuma resta sempre a maggior rischio cardiovascolare».
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