«La maggior parte degli emicranici riferisce di provare sensazioni visive anormali nella loro vita quotidiana, ad esempio allucinazioni elementari, disagi visivi e sensibilità alla luce eccessiva», spiega Terence Chun Yuen Fong, autore principale dello studio. Per arrivare a individuare questa connessione gli studiosi hanno analizzato 60 persone, metà delle quali soffrivano regolarmente di emicrania. A loro è stata fatta vedere un'immagine ed è stato chiesto di valutarla in base al fatto che fosse scomoda da guardare o ad eventuali fenomeni visivi associati nel vederlo. In un ulteriore test, i partecipanti sono stati sottoposti a un elettroencefalogramma per tracciare e registrare i modelli di onde cerebrali quando venivano presentati gli stimoli visivi. In entrambe le prove, i ricercatori hanno trovato una differenza nella corteccia visiva, notando la differenza marcata nel gruppo di malati di emicrania.
«Questo disagio visivo - spiega il direttore del Centro Regionale per le Cefalee dell'Università Sapienza presso l'Ospedale Sant'Andrea di Roma, Paolo Martelletti - è più pronunciato negli emicranici con aura, e che comunque fa parte di un complesso sistema di disabilità sensoriale e percettiva verso stimoli nocivi esterni (luce, odori, rumori) e che si attenua o scompare dopo trattamento di prevenzione con farmaci specifici come la tossina botulinica o gli anticorpi monoclonali che bloccano il Cgrp, molecola strategica nell'emicrania».
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