Vaccino, una persona su 4 rischia di non averlo sino al 2022. «Il 51% delle dosi in 5 Paesi»

Vaccino, una persona su 4 rischia di non averlo sino al 2022. «Il 51% delle dosi a cinque Paesi»
di Michela Allegri
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 12:03

Il rischio è che circa un quarto della popolazione mondiale non abbia accesso al vaccino fino al 2022. Tradotto: il coronavirus potrebbe continuare a circolare almeno per un altro anno e quindi sarà necessario mantenere alto il livello di attenzione e non abbandonare da un momento all’altro le abitudini anti-contagio. I ricercatori hanno infatti esaminato tutti i preordini per i vaccini contro il Covid che erano stati comunicati fino al 15 novembre. Lo studio è stato pubblicato sul British Medical Journal ed è stato realizzato dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. Secondo le stime, su circa 7,48 miliardi di dosi - sufficienti per immunizzare 3,76 miliardi di persone - provenienti da 13 produttori, il 51% andrà a Paesi ad alto reddito come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Giappone. Questo nonostante rappresentino solo il 14% della popolazione mondiale. I produttori da quali sono stati fatti gli acquisti sono 13, compresi AstraZeneca, Novavax, Pfizer, Johnson & Johnson, Moderna, SinoVac. L’America è il Paese che ha prenotato più dosi: circa 800 milioni. Il Canada avrà invece la maggior copertura pro capite, seguito da Australia e Regno Unito.

Covid, primo vaccinato in Texas: «Ho aspettato questo momento, è stato un anno difficile»

 

Genova, morto un oculista del policlinico: salgono a 260 i camici bianchi vittime del Covid


Dallo studio è emerso che complessivamente l’Australia, il Canada e il Giappone hanno riservato più di un miliardo di dosi, nonostante abbiano registrato meno dell’1% dei casi di Covid nel mondo.

Bisogna aggiungere un altro dato: la capacità di produzione totale prevista, se tutti i vaccini verranno approvati, sarebbe di 5,96 miliardi di dosi (compresi i richiami) entro la fine del 2021, con prezzi che vanno da 6 dollari a 74 dollari a vaccino. Secondo i calcoli dei ricercatori, fino al 40% delle dosi potrebbe rimanere a disposizione dei Paesi a basso e medio reddito. Ma dalla ricerca emerge che anche se tutti gli sviluppatori riuscissero a raggiungere la loro massima capacità produttiva, comunque almeno un quarto della popolazione mondiale non avrebbe accesso ai vaccini fino al 2022.

 

Stella Kyriakides: «Vaccinazione anti Covid per tutti per arrivare all’immunità diffusa in Europa»

Vaccino Covid, prenotazioni, strutture e dati delle Regioni: l’Italia è già in ritardo


I ricercatori, coordinati da Anthony So, hanno spiegato: «Questo studio fornisce una panoramica di come i Paesi ad alto reddito si siano assicurati futuri rifornimenti di vaccini, ma l’accesso per il resto del mondo è incerto». I governi e i produttori - hanno aggiunto - dovrebbero fornire le garanzie necessarie per un’equa distribuzione dei vaccini contro il Covid-19 attraverso una maggiore trasparenza e responsabilità».
Lo studio è stato fatto sulla scia di un’altra ricerca della Fudan University School of Public Health di Shanghai, in Cina, e del National Institutes of Health degli Stati Uniti, effettuata per stimare quante persone riceveranno il vaccino in tutto il mondo. È emerso che circa il 68% della popolazione mondiale è disposto a vaccinarsi. Ma l’equilibrio tra la domanda e l’offerta potrebbe non venire garantito.

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA