Vaccino, Arcuri: «Le dosi Moderna sono in ritardo». E l'Ema avvia l'esame sul CureVac

Vaccino Covid, Arcuri: «Dosi Moderna in ritardo». E nel Lazio parte la vaccinazione AstraZeneca
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Venerdì 12 Febbraio 2021, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 14:11

Non arriveranno nei tempo previsti, le dosi del vaccino Moderna. Lo comunica il commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri: in particolare il commissario ha fatto sapere «che le dosi Moderna, a voi destinate nella settimana corrente, non sono ancora arrivate nell'Hub di Pratica di Mare (Roma)». Nella mail Arcuri fa anche riferimento a un possibile «aggiornamento - previsto per oggi - circa le tempistiche presunte di arrivo delle dosi presso i punti di destinazione indicati» dalle Regioni. Inoltre «stiamo facendo il possibile affinché il vaccino sia nelle vostre disponibilità nel più breve tempo possibile», così Domenico Arcuri. Per l'Italia si tratta della seconda consegna di vaccino Moderna, per fronteggiare la pandemia da coronavirus.

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Le dosi di AstraZeneca

Nel frattempo AstraZeneca ha fatto sapere che «ieri, nel primo giorno dell'hub di Fiumicino, sono stati somministrati 419 vaccini AstraZeneca. Il 97% dei prenotati ha eseguito la vaccinazione per il restante 3% si è utilizzata la panchina. Non si sono segnalate difficoltà. Da oggi verrà aumentato il numero delle somministrazioni». Lo ha comunicato l'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio. Inoltre, si apprende che la Asl di Rieti ha a disposizione - a partire da oggi - le prime 700 dosi dell'azienda farmacologica anglo-svedese.

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Partiranno da questa mattina, presso il nuovo centro vaccinazioni, le somministrazioni dedicate a medici, farmacisti, biologi, psicologi e veterinari under 55 senza patologie, iscritti agli Ordini professionali e non dipendenti del Servizio sanitario nazionale.

Per quanto riguarda le forniture, inoltre, AstraZeneca ha messo in guardia dal ricevere somministrazioni da parte di privati perché «attualmente non esiste alcuna fornitura, vendita o distribuzione del vaccino al settore privato». Quindi «se qualcuno offre vaccini attraverso il settore privato, è probabile si tratti di vaccini contraffatti e come tali vanno segnalati alle autorità competenti», afferma l'azienda.

Curevac

Sul fronte vaccini arrivano novità anche da parte dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema): l'azienda tedesca CureVac ha firmato lo scorso novembre un contratto di preacquisto con la Commissione europea per rendere disponibili ai paesi Ue 225 milioni di dosi, con l'opzione per ulteriori 180 milioni di dosi. Come per Pfizer-BioNtech e Moderna, anche il vaccino CureVac si basa sulla tecnologia del Rna messaggero.

I primi dati suggeriscono che il vaccino innesca la produzione di anticorpi e cellule immunitarie contro il Covid. CureVac sta portando avanti infatti degli studi clinici per valutare la sicurezza e l'immunogenicità del vaccino e l'efficacia contro il coronavirus. Al momento l'Ema non ha ancora previsto i tempi di approvazione, ma lo farà - fa sapere l'Agenzia - non appena i risultati in tempo reale lo permetteranno. Il vaccino CureVac è fra quelli acquistati dall'Unione europea. All'Italia spettano, da contratto, 30.285 milioni di dosi, dopo il via libera dell'Ema.

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