Covid e gravidanza: i neonati possono contrarre il virus dalla mamma?

Covid e gravidanza: i neonati possono contrarre il virus dalla mamma?
di Michela Allegri
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Martedì 5 Gennaio 2021, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 13:25

Il rischio che una madre positiva al Covid possa infettare il bambino che dà alla luce è bassissimo: da tre differenti ricerche, una dell’Iss e due della Società italiana di neonatologia, emerge che finora le percentuali di contagio tra neonati da madre positiva variano dal 2,8% all’1,6%. Per questo motivo ha destato preoccupazione la storia di un bimbo di 18 giorni affetto da coronavirus, con entrambi i genitori risultati positivi pochi giorni prima del parto. È successo a Roanne, nella Loira, il 28 dicembre. Ed è il primo caso di neonato positivo nella regione. Il piccolo è stato ricoverato d’urgenza subito dopo i risultati del test. È rimasto in ospedale per tre giorni. I genitori erano spaventati: «I medici non pensavano di avere a che fare con il Covid perché non c’è mai stato un caso di bambino positivo a Roanne. Hanno fatto molte ricerche per trovare quello che aveva», ha raccontato il padre in un’intervista a Le Progrès. Dopo la diagnosi di entrambi i genitori i medici avevano assicurato che non ci sarebbero stati rischi per il bambino. Ma non è stato così. «Siamo sempre stati molto attenti, non riusciamo a capire come possiamo avere contratto il virus. Ma siamo stati fortunati, per ora il piccolo ha avuto solo la febbre e nessun problema respiratorio. Lo monitoriamo a casa, ma abbiamo vissuto una settimana di terrore. Il messaggio che voglio trasmettere? Ci è stato detto che i bambini non erano a rischio, ma non è così. Dobbiamo preoccuparci e fare attenzione anche per loro».

 

La ricerca

La percentuale di bimbi contagiati è comunque bassissima, soprattutto neonati. Da una ricerca italiana condotto durante i primi mesi della pandemia e pubblicato dalla rivista Jama Pediatrics, divulgato dalla Società italiana di neonatologia (Sin), emerge che mamma e neonato non devono essere separati a causa del Covid-19, perché il rischio di contagio postnatale, in caso di madre infetta, è trascurabile. I dati emergono da tre differenti studi. Secondo il primo, effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità, su un totale di 681 neonati presi in esame dal 25 febbraio al 30 settembre 2020, solo 19, pari al 2,8%, sono risultati positivi al virus dopo la nascita. Dal secondo, basato sui valori del Registro Nazionale Covid-19 della Sin, aggiornati al 15 settembre 2020, è emerso che è risultato positivo al tampone nasofaringeo per SARSCoV-2 durante il ricovero della nascita il 2.5% dei neonati (6 su 238 presi in esame).

Nell’ultimo studio, condotto tra il 19 marzo e il 2 maggio 2020 su un campione di 62 bambini nati in 6 ospedali lombardi da madri positive al SARS-CoV-2, viene sottolineato che solo a un bambino (1,6%) è stata diagnosticata l’infezione durante i controlli post-parto. 

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Un altro dato è importante. Da altri due studi pubblicati su Jama emerge che non è stato rilevato un aumento del numero di piccoli nati morti o pretermine associato alla pandemia tra le donne del Regno Unito e degli Stati Uniti. C’è però un rischio più alto di contrarre malattie infettive durante la gravidanza e sono stati confermati casi di parti con natimortalità nelle donne in gravidanza con una forma grave di Covid-19. Ma in generale il tasso di natimortalità nel Regno Unito è rimasto stabile nel 2020, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. La stessa cosa è emersa da una ricerca condotta a Filadelfia.

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In Italia, invece, il ministero della Salute ha pubblicato alcune slide per genitori e bambini realizzate dalla Federazione Italiana Medici Pediatri-FIMP, contenenti alcune indicazioni e alcune domande. La donna positiva al Covid-19 durante la gravidanza, può trasmettere il virus al feto o al neonato? La risposta - con le dovute eccezioni - è che non ci sono prove di una trasmissione intrauterina o transplacentare del virus Covid-19 da donne infettate ai loro feti. In questo momento della pandemia globale sempre più studi dimostrano l’assenza della trasmissione verticale madre-bambino durante la gravidanza. Il virus non è stato trovato in campioni di liquido amniotico. Tutti i campioni neonatali testati (sangue del cordone ombelicale e tampone naso-faringeo dei neonati), in alcuni casi anche la placenta, erano negativi a rt-PCR per Covid-19. Solo in un unico studio sono state rilevate IgM nei campioni di siero di sangue neonatale in 2 bambini, che potrebbero essere state prodotte se il virus avesse attraversato la placenta, ma non è noto se le placente delle donne in questo studio fossero danneggiate e anormali.

E ancora: i bambini sani, che non richiedono cure neonatali, possono essere tenuti insieme alle loro madri nell’immediato periodo post partum? Se la madre è sintomatica e con un quadro clinico compromesso, lei e il bimbo devono essere momentaneamente separati. La decisione va comunque presa in modo specifico per ogni singola situazione. Gli interrogativi e i dubbi sono ancora tanti. Per esempio il virus non è stato trovato in campioni di latte materno, ma non si sa se le madri con Covid-19 possono trasmettere l’infezione con l’allattamento. La madre, comunque, deve prendere tutte le precauzioni possibili per evitare di trasmettere il virus al bambino mentre allatta: indossare una mascherina, lavare le mani prima e dopo aver avuto uno stretto contatto con il bambino, seguire le altre misure igieniche generali raccomandate.

 

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