Coronavirus, Lopalco: «Probabili 500 mila i contagiati in Italia, con sintomi lievi o asintomatici»

Coronavirus, Lopalco: «Probabili 500mila i contagiati in Italia, con sintomi lievi o asintomatici»
2 Minuti di Lettura
Martedì 24 Marzo 2020, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 20:57

I casi confermati di contagio da nuovo coronavirus in Italia «sono oltre 50mila ma è probabile che le persone realmente contagiate ma che presentano sintomi molto lievi o asintomatiche siano almeno 10 volte in più, ovvero 500mila». É quanto sostiene Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all'Università di Siena e responsabile epidemiologia nella task force coronavirus della Regione Puglia. «É probabile dunque che ci siano circa 500mila casi positivi - spiega - ma passati inosservati perché, appunto, con sintomi lievi o totalmente asintomatici. Tale percentuale è sovrapponibile anche negli altri Paesi ma va detto che in qualunque sistema di sorveglianza è riportata solo la punta dell'iceberg e ciò accade in relazione a tutte le situazioni epidemiche. É la normale dinamica dei sistemi di sorveglianza per tutte le malattie».

San Salvo, pediatra contagiato: bambini sotto osservazione

Coronavirus, trovate 40 mutazioni. I ricercatori: «Sette casi ricondotti a una partita di calcio»

Tali numeri, precisa l'esperto, «non vogliono però dire che l'epidemia è fuori controllo: infatti, laddove si identificano i casi sintomatici e si effettua la ricerca di tutti i contatti procedendo dunque al loro isolamento anche se asintomatici, si determina una efficace interruzione della catena del contagio». Questo, sottolinea, «è il modello Sud-Corea di cui si parla tanto, solo che nel Paese asiatico si usano le app per tracciare mentre da noi c'è una efficace azione da parte dei dipartimenti di prevenzione che seguono e gestiscono le persone in isolamento.


Coronavirus, morto dirigente Inps: la disperazione della moglie, il dolore dei colleghi

«L'ansia mi soffoca. Che fare?». Dal racconto alla respirazione la risposta degli psicologi al telefono



«Estendiamoli finché è possibile - suggerisce - ma in ogni caso sarebbe impensabile, oltre che inutile, effettuarli a tappeto a tuta la popolazione». Ad oggi, conclude, «possiamo dire che tutte le misure messe in atto, a partire dall'isolamento sociale, sono quelle più efficaci e che permettono di tenere sotto controllo l'epidemia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA