Uno studio inglese ha dimostrato che le persone che bevono fino a 14 unità di alcol a settimana (vale a dire sei bicchieri e mezzo) hanno meno probabilità di sviluppare la cataratta, specialmente se bevono vino rosso. Gli antiossidanti del vino spiegherebbero perché i bevitori moderati hanno il 23 % di probabilità in meno dei non bevitori di dover ricorrere alla chirurgia per rimuovere questo problema, che consiste nell’opacizzazione del cristallino, la lente naturale che si trova nei nostri occhi.
La cataratta è una delle ragioni della perdita di vista di molti anziani.
Drinking WINE five or more times a week can slash your risk of needing eye cataract surgery by up to 23%, study finds https://t.co/bv8BJ3OHen
— Daily Mail Online (@MailOnline) March 31, 2021
Il risultato è stato che coloro che avevano l’abitudine di bere moderatamente avevano meno probabilità di dover ricorrere alla chirurgia per rimuovere la cataratta. E il rischio è risultato meno elevato in coloro che bevevano vino cinque bicchieri a settimana, in una percentuale che varia tra il 23% e il 14% a seconda dei gruppi esaminati in due banche dati..
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Sharon Chua, prima firmataria dello studio pubblicato dalla rivista Ophtalmology, ha ricordato al Guardian che “lo sviluppo della cataratta sembra essere dovuto allo sviluppo di danni graduali dovuto a stress ossidativo, nel corso egli anni”. Questo studio sembra dimostrare un ruolo dei polifenoli, “che sono antiossidanti specialmente abbondanti nel vino rosso”.
Un altro ricercatore che ha guidato lo studio, Anthony Khawaja, ha precisato che questi risultati sembrano suggerire che il “consumo di alcol moderato” possa contribuire a evitare la chirurgia per questa patologia. Tuttavia, la causa precisa di questo non è stata ancora individuata con certezza. L’eccesso di alcol, infatti, è uno dei fattori di rischio per la cataratta, così come il vizio del fumo, il diabete e una ricorrenza familiare per questa patologia.
Due bicchieri di vino rosso al giorno: ecco perché fanno bene alla salute
Sadie Boniface, ricercatore capo dell’Istituto per gli studi sull’alcol, ha dei dubbi sull’attendibilità di questo studio, perché molti dei volontari presi in esame erano in ottima salute. Inoltre, anche comparare bevitori moderati con persone astemie, può creare problemi, se nel gruppo delle persone che non bevono vengono inserite anche quelle che hanno smesso per ragioni di salute, e quindi non partono da condizioni ottimali. «L’effetto riscontrato nei bevitori moderati di vino - suggerisce - potrebbe anche essere dovuto ad altre caratteristiche di questo gruppo che non sono state tenute in debita considerazione».
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