Entro cinque anni sarà possibile conoscere con esattezza il milione di microrganismi che vivono nelle varie parti del corpo. Un'operazione che consentirà, tra l'altro, di catalogare quella infinità di batteri che compongono la flora del nostro apparato digerente (il microbiota) e possono diventare causa scatenante delle più varie malatie, così come trasformarsi in preziosi alleati del nostro organismo, se presenti nelle giuste proporzioni in gola, esofago, stomaco e intestino.
L'identikit dei batteri sarà punto di partenza da cui partire per analizzare il ruolo svolto da questi microrganismi nel garantire salute o nello scatenare patologie. Il 40% della popolazione soffre di disturbi funzionali come la dispepsia e la sindrome dell'intestino irritabile.
«Il problema - a parlare è Michele Cicala responsabile dell'unità di Gastroenterologia e endoscopia digestiva del Campus Bio-Medico - è che fino ad oggi abbiamo introdotto i batteri un po' a caso nel nostro organismo. La mappatura consentirà di immettere per ciascuna patologia la giusta specie e la necessaria quantità di germi. Non è un problema di batteri cattivi o buoni, ma di giusto equilibrio della nostra flora».
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