Batteri, le nuove cure
per l'intestino

Batteri, le nuove cure per l'intestino
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Martedì 15 Ottobre 2013, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 20:25
ROMA Una mappa dei batteri che abitano il nostro corpo. E che può consentire di affinare nuove armi per combattere le patologie dell'intestino. Sul progetto di mappatura del microbioma, lanciato dall'Istituto di sanità statunitense (National institute of health) con un budget di 115 milioni di dollari si è discusso all'università Campus Bio-Medico di Roma durante il congresso dell'Associazione italiana gastroeneterologi ospedalieri e la Scietà italiana di gastroenterologia e la Fondazione Aldo Torsoli.
Entro cinque anni sarà possibile conoscere con esattezza il milione di microrganismi che vivono nelle varie parti del corpo. Un'operazione che consentirà, tra l'altro, di catalogare quella infinità di batteri che compongono la flora del nostro apparato digerente (il microbiota) e possono diventare causa scatenante delle più varie malatie, così come trasformarsi in preziosi alleati del nostro organismo, se presenti nelle giuste proporzioni in gola, esofago, stomaco e intestino.

L'identikit dei batteri sarà punto di partenza da cui partire per analizzare il ruolo svolto da questi microrganismi nel garantire salute o nello scatenare patologie. Il 40% della popolazione soffre di disturbi funzionali come la dispepsia e la sindrome dell'intestino irritabile.

«Il problema - a parlare è Michele Cicala responsabile dell'unità di Gastroenterologia e endoscopia digestiva del Campus Bio-Medico - è che fino ad oggi abbiamo introdotto i batteri un po' a caso nel nostro organismo. La mappatura consentirà di immettere per ciascuna patologia la giusta specie e la necessaria quantità di germi. Non è un problema di batteri cattivi o buoni, ma di giusto equilibrio della nostra flora».
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