L’obiettivo degli sperimentatori, guidati da Francesca Perandin, responsabile dell’Unità di Microbiologia del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali, diretto da Zeno Bisoffi, è valutare l’accuratezza diagnostica dei test rapidi in pazienti sintomatici.
Ad oggi, l’unico sistema approvato per la diagnosi è l’analisi molecolare dei tamponi naso-faringei che richiede almeno 3 ore per l’esecuzione, contro i 15 minuti dei test rapidi. Il campione di sangue venoso dello stesso paziente viene sottoposto a 5 diversi test rapidi con due differenti metodologie di rilevazione: 4 immunocromatografici e 1 a immunofluorescenza. Tutti i risultati verranno sottoposti ad analisi statistica per valutare quale sia il metodo più accurato, singolo o in combinazione, per la diagnosi di infezione.
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