Il vaccino «protegge dal contagio ma anche dal long Covid»: la ricerca britannica

Il vaccino protegge dal contagio «ma anche dal long Covid»: la ricerca britannica
di Michela Allegri
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Venerdì 3 Settembre 2021, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 14:53

Il vaccino anti-Covid non protegge solo dal contagio e, soprattutto, dagli esiti gravi della malattia, ma previene anche lo sviluppo, in caso di infezione, di forme di “long Covid”. Emerge da una nuova analisi di dati effettuata dallo Zoe Covid Study, uno dei principali studi di sorveglianza del Regno Unito. Chi si ammala di Covid 19 nonostante il vaccino, ha una probabilità ridotta del 50 per cento di sviluppare disturbi e manifestazioni cliniche che persistono dopo l’infezione. Per “long Covid” si intende una specie di prosecuzione della malattia, una sindrome post-virale che può debilitare il paziente per parecchie settimane dopo l’eliminazione del virus dall’organismo. Anche le persone che hanno avuto una forma lieve di Covid possono sviluppare problemi a lungo termine. I sintomi possono essere vari: stanchezza, problemi di memoria e di concentrazione, ma anche mal di testa, vertigini, difficoltà nel sonno, respiro corto, palpitazioni e battito irregolare, disturbi gastrointestinali e altro.

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Lo studio, pubblicato su The Lancet Infectious Disease, dimostra che su oltre 1,2 milioni di britannici che hanno ricevuto almeno una dose tra dicembre 2020 e luglio 2021, – 971.504 hanno completato il ciclo vaccinale nel periodo sotto esame – solo lo 0,2% dei vaccinati con ciclo completo ha contratto l’infezione in seguito all’immunizzazione: i casi sono stati 2.370.

Di questi, 592 persone, attraverso un’applicazione scaricata sul cellulare, chiamata Covid Symptom Study, hanno continuato a fornire aggiornamenti: solo 31 persone hanno segnalato di soffrire di sintomi di “long Covid”.

Si tratta del 5%. La percentuale è salita all’11% nel gruppo dei non vaccinati.

 


«Abbiamo scoperto che le probabilità di avere sintomi per 28 giorni o più dopo l’infezione sono praticamente dimezzate con due dosi di vaccino. Questo risultato suggerisce che il rischio di “long Covid” è ridotto negli individui che hanno ricevuto la doppia immunizzazione. E si deve anche considerare che, grazie al vaccino, è ridotto anche il rischio di infezione in generale», hanno scritto i ricercatori nello studio pubblicato su The Lancet Infectious Diseases. E ancora: «Quasi tutti i sintomi di Covid 19 erano meno comuni nei partecipanti vaccinati rispetto a quelli non vaccinati. Nei gruppi che hanno completato l’immunizzazione più persone erano completamente asintomatiche».

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