I SELF-REPORTS MATERNI
«Una valutazione oggettiva per stabilire il consumo di etanolo durante la gravidanza e la conseguente esposizione del feto all'alcol è importante, considerate l'inaffidabilità e la variabilità dei self-reports materni, cioè delle ammissioni volontarie di comportamenti a rischio da parte delle madri - chiarisce Marco Fiore del Cnr-Ibcn - e l'assenza di un profilo neuro-comportamentale univoco da utilizzare a scopo diagnostico.
La sindrome feto-alcolica è infatti una condizione malformativa complessa del neonato e del bambino, dovuta all'effetto tossico dell'alcool assunto durante la gravidanza. Ed è la più comune causa di ritardo mentale acquisito nell'infanzia, totalmente evitabile con l'astensione completa della gestante dal consumo di alcool».
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