Un gruppo di studio composto da 13 ricercatori di 9 paesi europei ha appena pubblicato un "consensus" sulle linee guida del pneumotorace al fine di uniformarne il trattamento in tutti i paesi dell'Unione.
«Il pneumotorace e' una malattia assolutamente benigna, che si manifesta con un dolore toracico improvviso, associato a difficolta' nel respiro di entita' variabile - spiega il direttore della task force Giuseppe Cardillo, chirurgo toracico della Azienda San Camillo Forlanini di Roma (oggi nella nuova sede dell'Ospedale Spallanzani) - In genere colpisce i giovani, tra i 15 e i 30 anni. Sono piu' a rischio i maschi delle femmine , specialmente se alti , magri e fumatori».
«Dopo un primo episodio di pneumotorace, quasi un soggetto su tre tende a manifestare una recidiva - continua il dottor Cardillo - Il trattamento dipende dalla gravita' del quadro, e dal tipo di manifestazione (primo episodio o recidiva). Nel primo episodio il trattamento e' quasi sempre conservativo (riposo a letto, posizionamento di un piccolo tubo di drenaggio in anestesia locale). Nelle recidive si esegue invece un intervento chirugico mininvasivo che viene effettuato attraverso 2 o 3 fori del diametro di pochi millimetri; la ripresa e' rapida e la guarigione completa ( senza il rischio di ulteriori recidive)».
«In genere i pazienti - conclude il direttore della task force - se correttamente trattati, hanno una rapida ripresa e in pochi giorni ritornano alla loro attivita' corrente. La tendenza e' a ridure la degenza in ospedale ed a consentire quanto prima la ripresa di tutte le attivita' compresa quella sportiva a livello agonistico. I pazienti possono ovviamente prendere l'aereo e ritornare alla loro attivita' lavorativa ( anche personale di volo)».
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