Omicron 2, Galli: «Diffusione veloce e in aumento, troppa fretta nel dire che era finita»

L'ex direttore delle malattie infettive all'Università statale di Milano: "Questo virus sta sostituendo Omicron 1"

Omicron 2, Galli: «Diffusione veloce e in aumento, troppa fretta nel dire che era finita»
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Martedì 29 Marzo 2022, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 16:17

«È un dato di fatto che Omicron 2 si sta mostrando rapidamente in grado di sostituire Omicron 1, con una velocità che delta e alfa non avevano». Per questo «si sta velocemente, non gradualmente, sostituendo alla 1 e sostiene in tutta Europa un nuovo incremento di casi di Covid-19. E quando i casi sono tanti, anche se la variante non è particolarmente cattiva, corrispondono a un aumento di ospedalizzazioni, anche in intensiva». A spiegarlo ad Agorà, su Rai tre, è stato Massimo Galli, ordinario fuori ruolo di malattie infettive all'Università statale di Milano.

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«Questa frettolosità, non solo italiana, nel dire è passato tutto - ha aggiunto Galli - corrisponde al fatto che qualcuno in politica ha pensato di avere un profitto nel dare una rassicurazione generalizzata a parte dell'elettorato.

Ma credo in questo momento ci sia ancora ragionevolmente da considerare la tutela della salute, oltre all'esigenza di aprire». Tanto più che «sappiamo che sulla variante omicron, sia 1 che 2, la capacità del vaccino di contenere l'infezione è limitata». A questo si aggiunge il fatto che molti casi non sono registrati: «a fronte di una malattia blanda ma che impone una serie di complicazioni, tra isolamento e tamponi, il risultato è che abbiamo molti più casi di omicron di quanti ne sono dichiarati ufficialmente. Purtroppo - ha concluso - credo sia quasi certo. Alzi la mano se c'è qualcuno dei presenti che non conosce almeno un amico o un parente che ha avuto omicron senza dichiarare la positività». 

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