Natale, pranzo e cenone a rischio contagi?: 14 regole da seguire per stare a tavola in sicurezza

Natale, pranzo e cenone a rischio contagi?: 14 regole da seguire per stare a tavola in sicurezza
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Venerdì 25 Dicembre 2020, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 16:32

La raccomandazione principale, al di là delle disposizioni dell'ultimo Decreto Natale, per il pranzo e il cenone del 25 dicembre è una sola: stare il più possibile a casa. L'ultimo decreto legge concede la possibilità di uscire anche dal proprio Comune (ma non dalla Regione) per recarsi nella seconda casa oppure per andare a trovare parenti e amici al massimo una volta al giorno e al massimo in due persone eventualmente accompagnati da bambini o ragazzi di età inferiore ai 14 anni.

PRECAUZIONI INDISPENSABILI

La possibilità di ospitare per il cenone parenti o amici, anche se pochi, rende questa occasione di convivialità un possibile strumento di diffusione del contagio. E' bene allora prendere alcune precauzioni specie per le famiglie che hanno la fortuna di frequentare i propri nonni. «Le precauzioni iniziano dall'ascensore - dice il professor Carlo Signorelli del San Raffaele di Milano - Meglio non prenderlo oppure utilizzarlo uno alla volta». Una volta nell'appartamento è opportuno togliersi le scarpe e ricordarsi di mantenere sempre le distanze. Niente abbracci, dunque, e men che meno strette di mano. Anche il bagno è pericoloso: meglio che gli ospiti usino propri asciugamani. Il locale dove si mangia va areato spesso, almeno ogni mezz'ora. «Un'altra regola inderogabile - sottolinea Signorelli - E' di non condividere piatti, bicchieri e posate. Brindisi vietato e ognuno si tenga stretto il suo bicchiere».

Attenzione infine anche al telefonino che va tenuto pulito e mai prestato a orecchie diverse dalle nostre al momento degli auguri ai parenti lontani.

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LE 14 REGOLE

Ma ecco le 14 regole che anche gli sperti consigliano di seguire per una tavolata in sicurezza.

1. Arieggiare i locali. Il ricambio d'aria dei luoghi dove ci si ritrova è fondamentale. Una delle soluzioni in grado di poterlo garantire, evitando che faccia troppo freddo, può essere di lasciare una finestra socchiusa durante pranzi e cene.

2. Lo scambio di auguri. La pandemia ha insegnato come salutare senza contatto. Banditi abbracci e baci associati al "Buon Natale". Promossi, invece, i gesti che permettono il distanziamento, come avvicinare la mano al proprio cuore o tenere le mani "in forma di preghiera".

3. Il distanziamento a tavola. Se si ha un tavolo "allungabile" è buona regola usarlo alla massima estensione possibile, cercando di rispettare uno schema di un metro di distanza tra i commensali.

4. La promiscuità a tavola. È da evitare ogni forma di condivisione promiscua di posate, piatti, bicchieri.

5. Il brindisi. Non fare "cin cin", facendo toccare tra loro i bicchieri.

6. Gli auguri per telefono. Meglio evitare di passare il telefono per fare gli auguri al cugino o allo zio lontano.

7. L'igiene personale. È buona regola (come sempre) lavarsi le mani prima di mangiare. L'operazione, come giusto che sia, non può essere superficiale e va fatta per lungo tempo, pulendo bene le pieghe delle mani, le unghie, le dita. In bagno ogni ospite può trovare un suo asciugamano.

8. La mascherina. Va sempre tenuta e va tolta solo quando si è seduti per mangiare. Stare a tavola e chiacchierare non rende immuni dal contagio e non è un'eccezione.

9. In casa. Il distanziamento va mantenuto anche quando ci si siede sul divano o su una sedia.

10. Quanta gente a casa? Per spostarsi da casa propria, secondo il Dpcm si può andar a mangiare dai parenti in due, a cui vanno aggiunti i minori di 14 anni o i disabili non autosufficienti. Se la famiglia è numerosa e si hanno tre figli non si può fare la "tavolata" tutti insieme.

11. I condimenti dei piatti. È buona regola evitare che i "rinforzi" di sale, pepe, olio e peperoncino non vengano chiesti con dosatori e bottgliette da passare in tavola. È una misura anti-contagio quella dell'uso "monodose".

12. Il coprifuoco. È possibile spostarsi per una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, per andare in abitazioni private. Lo spostamento vale per una sola abitazione e dunque non si possono visitare più parenti andando di casa in casa.

13. I canti. Cantare può essere una forma per spargere ulteriormente in aria le famose "droplets", le goccioline che vengono gettate fuori dall'organismo mentre si parla. Sarebbe bene rimandare, dunque, la poesia o la canzone dei nipotini.

14. I regali. La classica cerimonia dello scambio dei doni può essere un'occasione per contravvenire al distanziamento, dunque è opportuno prestare una particolare attenzione.

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