In Italia, complice la pandemia, cresce l'allarme per i disturbi alimentari. Sono circa 3 milioni gli italiani che soffrono di anoressia e bulimia, di cui il 95% donne e soprattutto ragazze tra i 15 e i 19 anni. A lanciare l'allarme è la Fondazione Guido Carli che dopo l'appello al governo per chiedere che l'educazione alimentare sia inserita fra le materie di studio ora lancia una battaglia affinché stilisti e pubblicitari affermino nei loro contenuti il modello ' curvy'. L'obiettivo è cancellare dall'immaginario culturale modelli
disfunzionali rispetto all'alimentazione, promuovendo benessere e salute.
L'appello «Il mondo della moda ha una responsabilità»
L'industria culturale e della moda italiana ha, insieme alla famiglia e alla scuola, una responsabilità storica in questo senso: deve stringere un'alleanza solida con i nostri giovani per sostenere e incoraggiare modelli di alimentazione sana ed equilibrata, che
preservino la salute e la cultura gastronomica che ci rende famosi e invidiati nel mondo» ha detto Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli.
Il 25 febbraio la lectio magistralis del fondatore di Eataly Oscar Farinetti
Il prossimo 25 febbraio alle ore 17:00 presso l'Aula Magna Mario Arcelli dell'Università Luiss Guido Carli a Roma si terrà la lectio magistralis di Oscar Farinetti «Cibo, la sublime ossessione. L'alimentazione e le sue derive tra piacere e necessità», cui parteciperanno anche in veste di relatori il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente onorario della Fondazione Gianni Letta e la deputata Maria Elena Boschi.
«Su questo tema grave, della bulimia e dell'anoressia, ricordo con piacere che la Fondazione Guido Carli ha intrapreso un progetto che trovo originale e molto utile allo stesso tempo, perché affronta il vero nodo psicologico di chi, confrontandosi, cede allo sconforto.