Mal di schiena, tutto ciò che va evitato per non restare bloccati

Mal di schiena, tutto ciò che va evitato per non restare bloccati
di Antonio Bonanata
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Martedì 10 Febbraio 2015, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 19:06
Il mal di schiena, bestia nera di studenti, lavoratori, impiegati, casalinghe; non ci sono fasce d’età o categorie sociali immuni da questo doloroso fastidio che ci infiamma le
vertebre, complicandoci non poco la vita quotidiana. Posture sbagliate, movimenti errati, attività fisica intensa o svolta nei modi meno indicati: queste, ma non solo, le principali cause che provocano il temuto e odiatissimo mal di schiena.

Ora una ricerca condotta da medici australiani mette in luce queste varie cause, stilando una specie di classifica di quelle che lo favoriscono di più. E, più o meno inaspettatamente, fare sesso e bere alcool sono tra quelle che non siedono sul banco degli imputati.

Se pensavate, quindi, che le più ardite posizioni da contorsionista, contenute nel kamasutra, potessero provocarvi fastidiosi dolori alle vertebre lombari o cervicali, state pure tranquilli: non sono queste le cause principali del vostri dolori dorsali. Invece, come è lecito attendersi, fare uno sforzo fisico distrattamente può aumentare la probabilità dell’insorgenza di mal di schiena di 25 volte, come ad esempio sollevare o spostare qualcosa (3 volte) o stare in un posizione scomoda (8 volte). È inoltre più frequente che un attacco di mal di schiena arrivi prima di pranzo.

Questa ideale classifica, con tanto di numeri a confermare e smentire, è il frutto del lavoro di ricerca della professoressa Manuela Ferreira e del suo team, del George Institute for Global Health e della Sydney Medical School. I risultati dello studio sono stati diffusi sulla rivista “Arthritis Care & Research” e, a una lettura superficiale, potrebbero dare l’idea di non offrire alcuna novità: è più che ovvio, si potrebbe dire, che una postura scorretta o il sollevare un peso in modo sbagliato aumenti il rischio di mal di schiena. Tuttavia, l’apporto originale di questo lavoro sta nell’aver quantificato, in termini numerici di probabilità, l’eventualità che il mal di schiena arrivi oppure no.

I casi esaminati hanno riguardato mille pazienti maggiorenni; a ciascuno è stato chiesto cosa avessero fatto nei quattro giorni precedenti il mal di schiena. Sulla base delle loro risposte è stato possibile tracciare un quadro delle cause più o meno determinanti. «I risultati di questo studio – ha detto la professoressa Ferreira – sono unici in quanto dimostrano per la prima volta che anche una breve esposizione a una serie di fattori fisici e psico-sociali può aumentare significativamente il rischio di mal di schiena. Il messaggio chiave è che le persone dovrebbero fare più attenzione quando sollevano qualcosa. Anche una breve esposizione a carichi pesanti, posture scomode o una distrazione può scatenare un episodio di mal di schiena».

Un altro dato ha sorpreso gli autori della ricerca: la probabilità che un 60enne accusi un forte mal di schiena mentre solleva un carico è cinque volte inferiore a quella di un 20enne. E questo poiché la persona più grande ha imparato col tempo a sollevare pesi nella maniera più corretta e innocua. «Questo studio - ha aggiunto con soddisfazione Manuela Ferreira – dimostra che non è solo lo stress a lungo termine a portare il mal di schiena».